I 26 martiri del Giappone, una pellicola “ritrovata”

21 Maggio 2017


Una rarissima pellicola che ricostruisce l’esperienza della prima evangelizzazione del Giappone: Junkyo kesshi nihon nijuroku seijin – I 26 martiri del Giappone è al centro di un’imminente proiezione a Torino.
Il film muto, della durata dai 74 minuti, venne diretto nel 1931 dal regista Ikeda Tomiyasu e presenta numerose analogie con il più recente Silence, opera di Martin Scorsese. Anticipandolo di svariati decenni, questo lavoro fa luce sulla vicenda dello sbarco in terra nipponica del francescano spagnolo Pedro Bautista, inviato dal governatore delle Filippine per proseguire l’opera di evangelizzazione del Paese intrapresa, alcuni anni prima, dal gesuita San Francesco Saverio. La trama segue il filo della narrazione storica, raggiungendo l’apice nel martirio e nelle persecuzioni dei cattolici, in seguito alla decisione del Governo imperiale di porre fine alla loro azione.

Una copia d’epoca del film, nella quale è ancora disponibile l’accompagnamento musicale, è stata rinvenuta dagli specialisti dell’Archivio nazionale cinema d’impresa – Centro sperimentale di cinematografia all’interno dell’archivio affidatogli dalla Congregazione dei Salesiani.
Si ritiene che oltre tale versione – probabilmente impiegata per la diffusione all’interno del circuito dei salesiani e disponibile in 35mm –  la sola altra copia ancora presente, seppur in 16mm, sia quella conservata alla Cineteca di Tokyo.

Per inquadrare il contesto storico e fare luce sul rilievo della “scoperta”, la proiezione in programma la sera del 23 maggi, al Cinema Massimo di Torino, sarà preceduta dagli interventi di Sergio Toffetti e Dario Tomasi.