La riflessione artistica dell'autore spagnolo José Molina entra in relazione con gli spazi storici della Reggia di Caserta. Per dare vita a un ritratto della natura umana, colta nelle innumerevoli - e spesso meno note - sfaccettature.
Con la personale Paesaggio dopo la battaglia, l’artista madrileno José Molina si relaziona con gli spazi della Reggia della Caserta. Sono infatti 30 le opere selezionate per la mostra in programma dal 4 maggio al 3 giugno, tra dipinti, disegni e sculture e alcuni lavori inediti. Curata da Lorenzo Canova e organizzata da Deodato Arte di Milano, con il coordinamento di Augusto Ozzella, Paesaggio dopo la battaglia deve il proprio titolo a uno dei cicli compreso nel percorso espositivo, il cui focus è l’uomo.
Le tensioni e le emozioni tipiche della natura umana vengono riflesse nelle opere con “sembianze diverse, divenendo la personificazione di uno stato d’animo o di un particolare momento della vita“.
Originario di Madrid, dove è nato nel 1965, José Molina si è formato nelle scuole d’arte della sua città, affiancando in seguito agli studi presso la locale Università delle Belle Arti l’attività professionale nel campo della pubblicità. A 35 anni arriva la svolta professionale e personale, accompagnata dalla decisione di dedicarsi totalmente alla pittura. Oggi di base in Italia – vive e lavora a Gravedona, sul lago di Como – con la sua produzione artistica è impegnato in un territorio di ricerca che intercetta la psicologica e l’antropologia. Ricorrendo a un codice simbolico da lui sviluppato, nei suoi lavori popolati da uomini, demoni, animali, personaggi mitici ed eroi, “traduce le pulsioni, gli istinti e compie un viaggio senza tempo che connette passato e presente“. Per dare evidenza a quegli aspetti della nostra complessa personalità che spesso restano nascosti.
[Immagine in apertura: Jose Molina, Il Grande Fratello, 2017, matita grassa su carta, cm 28,3 x 37,3 © Ernesto Blotto]