Il FAI apre al pubblico le cagliaritane Saline Conti Vecchi

28 Maggio 2017


Sito di archeologia industriale, oasi naturale e impianto minerario ancora attivo: ecco un sintetico ritratto delle Saline Conti Vecchi, entrate in esercizio nel 1931 e sviluppate su una superficie di 2700 ettari nei Comuni di Assemini, Capoterra e Cagliari.
Integrate con lo stabilimento industriale Ing. Luigi Conti Vecchi ad Assemini – al centro di un importante progetto di riqualificazione industriale – a partire da domenica 28 maggio 2017 saranno aperte e fruibili al pubblico.
Per i prossimi dieci mesi all’anno, infatti, i visitatori potranno conoscere il complesso delle storiche saline, accedendo ai percorsi di visita dedicati; nell’area sono stati allestiti spazi per l’accoglienza, servizi e sistemi di comunicazione per apprendere le specificità di questo luogo.

L’apertura del sito costituisce una sorta di “evento nell’evento”. Si tratta infatti della “prima esperienza di gestione, narrazione e valorizzazione di un progetto imprenditoriale, storico e innovativo, all’interno di un luogo minerario tuttora produttivo” per il FAI, che lo scorso anno ha sottoscritto con Eni un progetto innovativo. Grazie alla collaborazione di esperti, studiosi locali e degli stessi lavoratori della salina, che non si sono sottratti di fronte alla richiesta di raccontare le esperienze maturate in questo sito, un patrimonio di conoscenze è ora disponibile a un pubblico ampio e curioso. L’intervento di conservazione e valorizzazione ha riguardato tutti gli spazi affidati da Eni al FAI: tra gli aspetti salienti, si segnala il recupero di macchinari, oggetti e arredi storici, ciascuno dei quali è stato ricollocato negli spazi originari. Una modalità che consentirà di comprendere l’identità e la dinamicità del sito, dalla scoperta delle saline e del cosiddetto “oro bianco”, fino all’evoluzione della linea produttiva. Il tutto, all’interno di un’area di notevole interesse naturalistico, incorniciata da candide montagne di sale.