Jane Austen, raccontata nella graphic novel di Manuela Santoni

29 Maggio 2017


Classe 1988, la fumettista e illustratrice romana Manuela Santoni ha scelto di misurarsi con una delle figure di maggiore rilievo della letteratura mondiale. Della sua ultima “fatica”, pubblicata da BeccoGiallo nel novembre 2016, è infatti protagonista nientemeno che Jane Austen.
L’autrice ne ha dato una personale rilettura, immaginandola “come la protagonista di uno dei suoi romanzi“; in particolare, a ispirarla è stata la figura di Elizabeth Bennet in Orgoglio e Pregiudizio.

A fornire lo spunto per l’avvio della graphic novel è una immaginaria lettera nella quale Jane Austen, in fin di vita, si confida con la sorella Cassandra, ripercorrendo le tappe salienti della sua esistenza. Scomparsa prematuramente a Winchester, nel 1817, proprio 200 anni fa, in questa “confessione” rilasciata in forma di epistola la scrittrice si lascia andare al flusso dei ricordi della sua memoria. Si sofferma sull’inflessibilità della madre, sulla voglia di rifugiarsi nella biblioteca del padre, luogo prediletto in cui trovare sincero conforto e vero nutrimento per alimentare il suo sogno di diventare scrittrice.

Nella narrazione, restituita attraverso pagine interamente in bianco e nero dalla notevole carica grafica, Jane Austen “versione Santoni” non si sottrae a descrivere la sua visione dell’amore. Nella seconda parte della graphic novel, infatti, l’incontro con Tom Lefroy definisce una sorta di ribaltamento nella vita dell’autrice, facendola passare da una forma di disinteresse verso gli uomini alla scelta di sposarsi, successivamente oggetto di un ripensamento per sua stessa volontà.
A emergere con forza, insomma, è il ritratto di una giovane donna “poco incline alle maniere consoni alle dame dell’epoca, ma incredibilmente dotata come narratrice.”