Dalla scultura indo-buddista ai netsuke giapponesi; dalle lacche alle immagini che rimandano alla ritualità tibetana: un caleidoscopio di suggestioni per neofiti e appassionati dell'Oriente è in arrivo a Milano. Fino al 31 maggio.
Orienta il proprio guardo verso Est, il capoluogo lombardo, che dall’11 al 31 maggio accoglie la nuova edizione di Milano Asian Art. L’appuntamento convoglia infatti nel centro storico cittadino le atmosfere, l’incanto e la raffinatezza dell’arte orientale.
Potenziata dalla partnership con due importanti realtà museali come il MUDEC – Museo Delle Culture e il Museo Poldi Pezzoli, la kermesse meneghina si articola quest’anno in 8 mostre d’eccezione.
Due i principali “filoni” presentati: le iniziative in programma sono in grado di intercettare l’interesse sia del mercato degli appassionati e dei collezionisti, con proposte ad hoc nelle gallerie private coinvolte – Dalton.Somaré, DavidSorgato, Giuseppe Piva, La Galliavola, Mirco Cattai e RenzoFreschi – sia la curiosità dei neofiti, con le suggestioni provenienti dalle collezioni museali.
Le mostre ospitate presso le sei gallerie partecipanti a Milano Asian Art sono il risultato di una scrupolosa selezione e offrendo specifici ritratti del mondo orientale, mettendo in rilievo aspetti diversi: da quello sociale a quello religioso fino a quello artistico, con digressioni nei tempi e incursioni nei vari Paesi dell’area che permettono di intercettare pratiche come la ceramica, l’arte tessile, la scultura, la pittura, la fotografia.
Proseguirà oltre la durata fisiologica di Milano Asian Art la mostra C’era una volta in Giappone Fotografie e netsuke del XIX secolo, ospitata al Museo Poldi Pezzoli. Aperta fino al 31 luglio prossimo, accosta due tipologie di opere d’arte giapponese. In esposizione infatti ci saranno una selezione dei netsuke e okimono appartenenti alla collezione museale, una serie di stampe all’albumina colorate a mano da artisti del tempo concessi dalla Fondazione “Ada Ceschin e Rosanna Pilone” di Zurigo.
A questi mirabili manufatti, opera di straordinarie maestranze giapponesi, si affiancano le altrettanto straordinarie opere provenienti dal sud-est asiatico e dall’Asia orientale in mostra al MUDEC. Il museo milanese, che come noto è un centro dedito alla ricerca interdisciplinare sulle culture del mondo con un patrimonio di oltre 7mila oggetti relativo all’arco temporale dal 1.500 a.C. al XX secolo, nelle giornate di Milano Asian Art diventa uno degli indirizzi di riferimenti per gli amanti di quest’area del mondo.
Infatti, nelle giornate di lunedì 15 maggio, martedì 23 maggio e martedì 30 maggio, quanti si prenoteranno via mail avranno l’opportunità di prendere parte a visite guidate – della durata di 75 minuti – alla scoperta delle collezioni orientali. Condotti dal Dott. Giuseppe Piva, questi appuntamenti consentiranno di intraprendere una sorta di un viaggio in Oriente, ammirando sia le opere del percorso permanente del MUDEC, sia quanto conservato nei depositi. In particolare, proprio in questi spazi è conservata per intero la raccolta giapponese, con circa 1500 manufatti presenti.
[Immagine in apertura: Ogawa Kazumasa, Fiori di Loto, dettaglio, 1895 © 2017, Museo delle Culture Lugano/Fondazione “Ada Ceschin e Rosanna Pilone”]