Una inedita Frida Kahlo in arrivo a Milano
Il Museo delle Culture di Milano ha svelato alcuni dettagli della grande rassegna che, a partire dal prossimo febbraio, accenderà i riflettori su una delle artiste più amate di sempre. Con una raccolta di capolavori mai visti in Italia.
Bisognerà attendere ancora qualche mese prima che la mostra Frida Kahlo. Oltre il mito apra i battenti, ospite del MUDEC di Milano dal primo febbraio al 3 giugno 2018. Frutto di sei anni di studi e ricerche, il progetto espositivo mira a restituire una lettura inedita della straordinaria artista messicana attraverso un centinaio di opere tra dipinti, disegni e fotografie.
La mostra riunirà in un’unica sede, per la prima volta in Italia e dopo 15 anni dall’ultima rassegna, tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti collezioni mondiali legate a Frida Kahlo. Inoltre, grazie all’ apporto di celebri musei internazionali, come il Phoenix Art Museum, il Madison Museum of Contemporary Art e la Buffalo Albright-Knox Art Gallery, il pubblico italiano potrà ammirare per la prima volta una serie di lavori dell’iconica artista.
Il ricorso a preziosi documenti inediti emersi nel 2007 dall’archivio ritrovato di Casa Azul, dimora della Kahlo a Città del Messico, fornirà nuove chiavi interpretative nei confronti della poetica dell’artista, troppo spesso ritenuta una conseguenza delle sue vicende biografiche. Il risultato sarà un viaggio alla scoperta dei temi ricorrenti nella produzione di Frida Kahlo, connessi da un fil rouge all’insegna della coerenza.
Alludendo alla pittura della Kahlo, il curatore Diego Sileo ha commentato: “Nel migliore dei casi… è stata interpretata come un semplice riflesso delle sue vicissitudini personali o, nell’ambito di una sorta di psicoanalisi amatoriale, come un sintomo dei suoi conflitti e disequilibri interni. L’opera si è vista quindi radicalmente rimpiazzata dalla vita e l’artista irrimediabilmente ingoiata dal mito”. Un mito che la mostra milanese intende superare.