Roma, 40 anni di street e urban art in mostra al MACRO

22 Maggio 2017


La strada osserva. La strada governa […] Scegliere la creatività a discapito della criminalità è una posizione che incentiva l’arte, la musica e lo sport. La rivoluzione avviene quando la strada entra nel museo e il museo si trasferisce nella strada. Chi sopravvive alla strada governa il mondo!
Sono queste alcune delle parole con cui Paulo von Vacano ha introdotto la mostra Cross the Streets, un appuntamento espositivo che fino al primo ottobre 2017 punta a tratteggiare il quadro della scena della street art e del writing dagli esordi a oggi.

Ripercorrendo un arco temporale di 40 anni, il percorso espositivo ospitato negli spazi del museo capitolino riunisce le figure di punta del settore, con uno sguardo che oltre a intercettare il contesto internazionale, non rinuncia a un’ottica locale.
Cross the Streets indaga il fenomeno a partire dalla sua genesi come “controcultura” underground, nata “a supporto” della protesta giovanile. In particolare la sezione Street Art Stories offre una panoramica di questo tema, fino ad arrivare alle tappe che hanno reso la disciplina, più di recente, pienamente mainstream.

Per l’occasione il MACRO, al cui interno sono già presenti interventi permanenti di street/urban art di Bros, Ozmo e Sten&Lex, si arricchisce con una serie di contributi site-specific. Alcuni artisti simbolo del movimento sono stati infatti invitati a esprimersi liberamente nel museo, dando evidenza del proprio stile con il linguaggio che gli è proprio: dal dripping alle installazioni, dal lettering allo stencil, dai poster ai lavori su tela.
Questa sezione della mostra ha come protagonisti autori come il tedesco Daim, Maestro della tecnica 3D; Chaz Bojourquez, capostipite dello stile del lettering West Coast e idolo di tutto il mondo dei tatuaggi; Evol, famoso per le sue installazioni di paesaggi urbani in miniatura. Tra gli artisti di base a Roma sono presenti Diamond, il cui stile si pone a metà strada fra il liberty e il tatuaggio old school; Lucamaleonte, il “maestro dello stencil”, e JBRock, artefice di una collezione di poster direttamente dai suoi interventi in strada.

L’allestimento – concepito dagli architetti capitolini dello Studio Ma0, realtà specializzata sul fronte allestivo e delle installazioni multimediali – prevede anche la sezione Writing a Roma, 1979-2017.
Focalizzata sul singolare rapporto che unisce la Capitale e il writing, questa porzione della mostra indaga la ragioni che hanno reso Roma una destinazione di riferimento nel panorama internazionale. Tale sezione – curata da Christian Omodeo, fondatore di Le Grand Jeu, agenzia e bookstore di Parigi specializzata in arte urbana – prende avvio dalla storica mostra ospitata dalla Galleria La Medusa nel dicembre 1979: si trattò della prima esposizione di graffiti promossa al di fuori dagli Stati Uniti.

Legata a un programma di sei eventi collaterali notturni, Cross the Streets si accompagna anche a un’esperienza di art sharing che ha avuto come protagonista, lo scorso di 20 maggio, l’artista JBRock. Il ricavato dei taccuini realizzati dall’artista sarà donato in beneficienza ad ARTEinMENTE. Infine, il ciclo di proiezioni Sky Arte Arena, sviluppato in collaborazione con Sky Arte HD, si articola in dieci appuntamenti tematici ad accesso gratuito per i possessori del biglietto di ingresso alla mostra.

[Immagine in apertura: photo by SIMON D’EXÉA, via www.crossthestreets.com]