Una delle più note gallerie meneghine ospita cinque nuove installazioni site-specific realizzate dall’artista toscano, ricorrendo all’ormai celebre mix di neon, lettere ed effetti cromatici di grande impatto.
Si rinnova il rapporto di collaborazione tra la Galleria Fumagalli di Milano e Maurizio Nannucci, artista classe 1939 famoso per le sue composizioni al neon incentrate sulla dialettica fra immagine e parole, fra dimensione visiva e semantica, esplicitata da un instancabile fil rouge cromatico e luminoso.
Fino al 22 luglio, la galleria milanese farà da cornice a What to see what not to see, la rassegna espositiva che offre ai visitatori un colpo d’occhio su cinque nuove installazioni site specific di grandi dimensioni, in dialogo diretto con gli ambienti ospiti.
Il progetto si basa sulla reiterazione di frasi affermative e negative, dando vita a un gioco di equilibri semantici e semiotici tra due poli opposti. Un invito a misurarsi con interrogativi universali, lontani da una soluzione definitiva, e dunque a riflettere sulla condizione dell’individuo nella società odierna.
[Immagine in apertura: Maurizio Nannucci, What to see What not to see, installation view della mostra presso Galleria Fumagalli, Milano 2017. Courtesy l’artista e Galleria Fumagalli, Milano. Photo by Antonio Maniscalco]