C'è già una nuova opera di Andrea Ravo Mattoni a Varallo, nel circuito di WARAL Urban Art Project, kermesse che punta a rendere la città piemontese un "museo a cielo aperto", anche grazie a interventi di street art d'autore.
Si danno appuntamento a Varallo, la città d’arte piemontese il cui Sacro Monte è patrimonio UNESCO, gli artisti della scena street internazionale invitati a prendere parte al WARAL Urban Art Project.
Il centro storico della località sarà infatti “contaminato” dall’arte contemporanea, grazie a una serie di interventi site-specific che saranno realizzati su alcuni facciate e in altri spazi urbani selezionati. Ideato e curato da Alessandro Dealberto, WARAL Urban Art Project punta “all’armoniosa integrazione” nel tessuto preesistente di nuovi innesti artistici, dando vita a “un museo a cielo aperto”, in costante divenire.
Alla prima opera già ultimata nel mese di maggio, infatti, andranno a integrarsi o lavori previsti per il prossimo mese – firmati da SeaCreative e da reFRESHinK – e ulteriori integrazioni, programmate anche per il 2018.
Il primo intervento è stato affidato ad Andrea Ravo Mattoni, in arte Ravo, autore che si è fatto strada in questo ambito per le sue affascinanti riproposizioni murarie di dipinti antichi. In particolare, a Varallo ha scelto di misurarsi, dandone una personale lettura sulla facciata di un edificio (nella foto in apertura), con il dipinto Davide e Golia. Risalente al 1625, venne realizzato da Tanzio da Varallo, noto anche con l’appellativo di “Caravaggio delle Alpi”, ed è conservato nella Pinacoteca cittadina.