7 Giugno 2017
Fino al 14 giugno il capoluogo della Catalogna ospita la dodicesima edizione della design week cittadina. Nel robusto palinsesto di eventi, presentazioni, workshop, conferenze, mostre, si collocano anche due corner focalizzati sulla produzione italiana.
Il design? Alla Barcellona Design Week viene indagato nella sua accezione di strumento in grado di “trasformare la società”, in quanto “fattore chiave per l’innovazione, la sostenibilità e il miglioramento della qualità della vita delle persone“.
Nell’ambito della kermesse in corso nell’animata città spagnola, la partecipazione italiana si farà sentire particolarmente nel corso di due appuntamenti, nei quali sono coinvolti alcuni talenti del mondo del design selezionati per l’occasione dal network thesignspeaking.
Per la prima volta questa realtà – un articolato sistema attivo nella promozione di nuove opportunità di business e visibilità – ha infatti scelto di prendere parte all’evento catalano con l’obiettivo di supportare giovani leve del design italiano, ma anche aziende e startup. In due quartieri della città, Eixample e Ciutat Vella, designer del Bel Paese e della Spagna potranno attivare un fattivo dialogo grazie ad altrettanti “corner”.
I locali di Opera Lounge – metà parrucchiere e metà galleria d’arte, ospitano la collettiva Of art and design – Quando l’arte ispira il design e il design si riflette nell’arte con opere, tra gli altri, di Ilaria Innocenti per Karpeta e di Gumdesign (Gabriele Pardi e Laura Fiaschi) per IVV952. In contemporanea si svolge anche la mostra Strait Line, con i nuovi lavori dello street artist Antonyo Marest ispirati all’architettura e ai colori della capitale catalana; aperta fino al 31 agosto, questa esposizione presenta opere originali e inedite geometrie in una esclusiva palette di venticinque tinte.
Il bistrot vegetariano Rasoterra, infine, fa da cornice all’evento Table and Surroundings, con proposte anche di Odo Fioravanti e Sovrappensiero Design Studio che dimostrano come il design possa aggiungere “contenuti poetici e rituali intorno alla tavola“.