Catanzaro accoglie il “Giardino delle Muse silenti” di Gianfranco Meggiato

13 Giugno 2017

Gianfranco Meggiato, Giardino delle Muse Silenti, Parco della Biodiversità Mediterranea, Catanzaro. ph Aurelio Amendola

Resteranno esposte fino al 1° ottobre 2017, in varie location della città di Catanzaro, le opere del nuovo progetto espositivo site-specific dello scultore veneziano Gianfranco Meggiato. Curata da Luca Beatrice, la mostra calabrese include nel proprio circuito l’installazione dal titolo Giardino delle Muse silenti: allestito nel Parco della Biodiversità Mediterranea, tale lavoro costituisce un punto di svolta nella produzione dell’artista.
Si articola in un labirinto del diametro di 20 metri, realizzato impiegando sacchi di iuta riempiti di sabbia, analoghi a quelli utilizzati come protezione nelle zone di guerra. La dimensione bellica evocata dall’opera acquisisce piena risonanza negli spazi del MUSMI – Museo Storico Militare, situato proprio nel Parco, al cui interno sono conservati cimeli, armi e divise dall’età napoleonica fino alla seconda guerra mondiale. In questi spazi è stata posizionato anche Matrix, un insieme di cubi a costituire una sfera, dal quale ne fuoriesce uno che si libera dall’intreccio.

Al MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro sono inoltre visibile 8 opere di medie dimensioni e una grande stele, posizionata nel cortile interno; nel Parco Archeologico di Scolacium è stata collocata la grande scultura Verso la libertà, con una lunghezza pari a 4 metri.
Queste sculture monumentali – ha precisato lo stesso Gianfranco Meggiato – stanno a indicare che solo l’arte, il libero pensiero e l’acquisizione di consapevolezza e non le armi, possono salvare l’uomo da se stesso. L’uomo non ha bisogno di sovrastrutture ma direttamente dovrà percorrere con l’umiltà dell’apprendista il proprio individuale labirinto per arrivare alla conoscenza, per compiere la propria esperienza del finito”.

[Immagine in apertura: Gianfranco Meggiato, Giardino delle Muse Silenti, Parco della Biodiversità Mediterranea, Catanzaro. ph Aurelio Amendola]