Fino al 24 giugno 2017, la galleria capitolina 1/9 Unosunove ospita “Le Corbusier – 5 architetture”, una mostra che svela gli esiti del dialogo tra la macchina fotografica dell'artista e una selezione di opere dell'architetto di origine svizzera Le Corbusier.
Ville La Roche, Ville Savoye, la manifattura Usine Duval, Maison Planeix e la Citè de Refuge: sono questi i cinque edifici, tra opere iconiche e altre meno note, scelte da Guido Guidi per il suo progetto di lettura della produzione di Le Corbusier. La mostra è figlia del progetto editoriale elaborato dall’artista romagnolo, con l’editore Einaudi, per la collana ‘I millenni’, diretta da Mauro Bersani. La relazione attivata da Guido Guidi con le architetture del padre del Movimento Moderno viene restituita per la prima volta in maniera più ampia rispetto alla pubblicazione, riunendo insieme un’ampia selezione che estende la pur generosa presentazione in volume, aprendosi a ulteriori chiavi interpretative. Come ha osservato Rosa Tamborrino, già curatrice del libro, “l’inquadratura insistita invita a pensare segni e spazi – di cui risulta enfatizzata la percezione tridimensionale – fissando gli istanti repentini del loro apparire allo sguardo in riprese ‘lente’ che denotano, cioè, minimi slittamenti del punto di ripresa.”
Di particolare interesse risulta la scelta di includere nell’operazione – oltre alla serie di dimore che testimoniano la messa in discussione da parte di Le Corbusier dell’idea stessa di abitare, a favore di una sua accezione più innovativa – anche una struttura come l’Usine Duval. Tale fabbrica, destinata alla manifattura Duval a Saint–Dié des Vosges e realizzata nel secondo dopoguerra, si “rivela un cantiere straordinario per Guido Guidi almeno quanto per Le Corbusier.” L’esposizione, aperta fino al 24 giugno, permette di cogliere “i particolari di un luogo, i materiali che si accostano nella costruzione, i colori che disegnano gli spazi”, scavando in profondità nella produzione del celebre progettista.
[Immagine in apertura: Guido Guidi, Maison La Roche, 2003, stampa a contatto, 20 x 25 cm]