Da Rin Tin Tin a Lassie, dal Balthazar di Bresson allo squalo di Spielberg, fino ai nuovi protagonisti a quattro 4 zampe, gli animali continuano ad avere un ruolo eminente nel cinema. La Mole Antonelliana ospita un percorso espositivo che scandaglia questo multiforme universo.
440 opere esposte, 270 animali-attori documentati, 41 biografie di vere e proprie star animali, 280 film documentati e 16 montaggi di film: questi i – non trascurabili – numeri della mostra Bestiale! Animal Film Stars, prima esperienza espositiva interamente focalizzata sul contributo degli animali nel cinema. Curata da Davide Ferrario e Donata Pesenti Campagnoni, con la collaborazione di Tamara Sillo e Nicoletta Pacini, e aperta fino all’8 gennaio 2018 al Museo Nazionale del Cinema, a Torino, la rassegna scava in profondità nella relazione tra animali e cinematografia.
Articolato in dieci sezioni, il percorso espositivo ricorre a fotografie, manifesti, storyboard, costumi di scena, memorabilia, animatronics per ricostruire una narrazione che si articola in due principali filoni. Da una parte, infatti, Bestiale! Animal Film Stars intende delineare il “quadro di partenza”, raccontando cos’è un “animale star” e dando spazio al rapporto tra il concetto di icona popolare e gli animali in carne e ossa.
Dall’altra, la mostra si interroga specificatamente sul ruolo dell’animale-attore: esiste una “recitazione animale”? Verso quali orizzonti siamo diretti? Quali frontiere può aprire la sempre più marcata e realistica creazione di “personaggi animali”, tendenzialmente più affini agli esseri umani, anziché alla loro natura originaria?
Associata a un catalogo edito da Silvana Editore, Bestiale! Animal Film Stars è accompagnata da un cartellone di iniziative – alcune delle quali vedono coinvolti direttamente gli amici a 4 zampe – visite e laboratori direttamente all’interno del Museo. Al Cinema Massimo, inoltre, sono in programma proiezioni concepite nell’ambito della rassegna associata alla mostra. Il percorso si avvale di una serie di “stimoli” aggiuntivi: tramite un apposito totem si possono consultare le schede della mostra ad alta leggibilità in diverse lingue, testi facilitati in italiano e inglese, mappe concettuali per DSA, testi in Braille per non vedenti; etichette braille sul corrimano, QR codes/NFC e sottotitoli in italiano sono ugualmente disponibili nelle diverse sezioni. Infine, un’anticipazione: la prossima edizione del Torino Film Festival – in programma dal 24 novembre al 2 dicembre 2017 – dedicherà una piccola sezione ai gatti nel cinema.
[Immagine in apertura: Flash, il cane della Metro-Goldwyn-Mayer, 1934. In prestito da John Kobal Foundation, London]