Appuntamento nelle sale cinematografiche, dal 19 al 21 giugno, con il nuovo docu-film di David Bickerstaff, già regista di "Vincent Van Gogh - Un nuovo modo di vedere", focalizzato su uno dei massimi Maestri dell'arte italiana di tutti i tempi.
È Michelangelo. Amore e Morte l’opera con cui si conclude la stagione 2017 della Grande Arte al Cinema. Questa volta il regista David Bickerstaff, autore anche di Vincent Van Gogh – Un nuovo modo di vedere, ha indirizzato il suo interesse verso una figura altrettanto straordinaria, che sarà possibile riscoprire in una selezione di sale cinematografiche italiane – l’elenco completo sarà disponibile su nexodigital.it – solo nelle giornate di lunedì 19, martedì 20 e mercoledì 21 giugno 2017.
In Michelangelo. Amore e Morte il gigante dell’arte italiana di tutta i tempi, poliedrico interprete del Rinascimento italiano, viene restituito attraverso una lettura affascinante e scrupolosa che non rinuncia a nuovi spunti di riflessione. Figlio del podestà Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e originario di Caprera, dove nacque nel 1475, Michelangelo è universalmente conosciuto per capolavori come il David, la Pietà, il Mosè, la Cappella Medicea, la volta della Sistina e il Giudizio Universale, la Pietà Rondanini. Le sue opere attestano ancora oggi la straordinaria capacità di muoversi tra tutte le più importanti discipline artistiche: come noto, Michelangelo fu scultore, pittore, architetto e poeta.
Ricorrendo a immagini in alta definizione, il docu-film prodotto da Phil Grabsky assicura un’immersione nei luoghi in cui si è compiuta la sua parabola umana e professionale. Un viaggio cinematografico tra opere, relazioni personali, musei con tappe alle Cave di Carrara, nei “luoghi michelangioleschi” a Firenze, Roma e Città del Vaticano e anche all’estero.
La narrazione di Michelangelo. Amore e Morte, infatti, si estende anche al Regno Unito e alla Russia. A Londra, l’obiettivo si sposta dalla National Gallery, dove è conservata la Deposizione di Cristo, al Victoria and Albert Museum, dove Holly Trusted, Curatrice del Dipartimento Sculture del museo, guida gli spettatori nell’Italian Cast Court – ora ribattezzata Weston Cast Court – alla scoperta della copia in gesso del David di Michelangelo, realizzata da Clemente Papi nel 1850 e destinata alla formazione degli studenti. A San Pietroburgo, si fa tappa al Dipartimento delle arti figurative occidentali dell’Ermitage, luogo di conservazione del Ragazzo accovacciato in marmo, recentemente attribuito a Michelangelo.
Ad accompagnare gli spettatori nelle straordinarie visite ci sono personalità di rilievo del mondo dell’arte internazionale, scelte per presentare specifici approfondimenti o valutazioni sullo stile e sulla visione del Maestro toscano. È il caso dei critici d’arte Martin Gayford, Jonathan Jones, Jennifer Sliwka e Cristina Acidini, del delegato per i dipartimenti scientifici ed i laboratori di restauro dei Musei Vaticani, il professore Arnold Nesselrath, e dell’artista Tania Kovats.
Infine, una curiosità: Michelangelo. Amore e Morte permette anche di conoscere i bronzi Rothschild, due nudi virili in bronzo ritratti nell’atto di cavalcare due pantere, appartenuti ai banchieri Rothschild e attribuiti all’artista. Si tratterebbe, come precisa nel film Victoria Avery – Conservatrice di Arte Applicate del Museo Fitzwilliam di Cambridge – degli unici bronzi michelangioleschi arrivati fino ai giorni nostri.
Michelangelo. Amore e Morte è distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Sky Arte HD e MYmovies.it.