Non mancano le sorprese nel rapporto stilato dalla Themed Entertainment Association e della società AECOM: al primo posto assoluto per numero di visitatori, nel 2016 svetta il National Museum of China di Beijing.
Il dossier TEA/AECOM 2016 Theme Index and Museum Index: The Global Attractions Attendance Report, pubblicato da Themed Entertainment Association (TEA) e AECOM, restituisce il quadro del settore museale e di quello dell’intrattenimento a livello globale per l’anno 2016. Il panorama complessivo riserva alcune sorprese, in parte conseguenza diretta del convulso scenario politico che si è progressivamente delineato negli ultimi mesi. Complessivamente gli analisti hanno rilevato risultati definiti “misti” rispetto ai record di presenze registrati nel 2015, con una crescita stabile di molti mercati, accompagnata dal declino di altri comparti.
Osservando nel dettaglio le prime 20 posizioni della classifica relativa ai musei internazionali – il dossier si occupa anche di parchi tematici, parchi acquatici e parchi divertimento ad ampio spettro – a trionfare con una crescita degli ingressi pari a 3.6% è il National Museum of China di Beijing, passato da 7.290.000 visitatori annui del 2015 a 7.550.000 del 2016. Un dato non irrilevante, che fa precipitare il Louvre di Parigi addirittura alla terza posizione con una riduzione degli accessi, nell’intervallo considerato, pari al -14.9%. Il museo francese perde così la vetta, passando da quota 8.700.000 nel 2015 a 7.400.000 nel 2016. Tale parametro consente al National Air and Space Museum di Washington di conquistare la medaglia d’argento con 7.500.000 visite, frutto di una crescita dell’8.7%.
Analizzando la lista si può rilevare come gli Stati Uniti si impongano a livello internazionale, posizionando ben 6 musei nella top 20: nessun altro Paese raggiunge tale risultato. Oltre al National Museum of Natural History, alla National Gallery of Art (nell’immagine in apertura) e al National Museum of America History, tutti ubicati a Washington, è New York a supportare notevolmente il fronte USA. La Grande Mela, infatti, conquista la quinta posizione con il Metropolitan Museum of Art – 6.700.000 visitatori annui – e l’11esima con l’American Museum of Natural History e i suoi 5.000.000 di accessi.
Il Regno Unito, nonostante un clamoroso calo, è il secondo Paese, grazie alla presenza di ben 4 musei in classifica. Al sesto posto della lista si colloca infatti il British Museum, sebbene con una decrescita pari a -5.9% e visitatori passati da 6.821.000 a 6.420.000. Balzo del 6.0% per la National Gallery – da 5.908.000 a 6.263.000 visitatori – e del 23.9%, con gli ingressi saliti a 5.839.000, per la Tate Modern; sempre Londra, infine, si posiziona al numero 13 della lista con il Natural History Museum, nonostante una riduzione pari a -12.5%.
Nessun museo italiano è presente nell’elenco dei 20 più visitati; l’unico risultato positivo è quello dei Musei Vaticani, a Città del Vaticano, che raggiungono la nona posizione con 6.067.000 di accessi nel corso dell’anno passato.