Recentemente attribuito al Maestro spagnolo ed entrato nelle collezioni del museo madrileno, l’affascinante ritratto di Filippo III sarà in mostra per tre mesi. Insieme ad altri capolavori pittorici che ricostruiscono le atmosfere dell’epoca.
L’attesa da parte del grande pubblico è finalmente giunta al termine: per i prossimi tre mesi, il Ritratto di Filippo III, dipinto attribuito in tempi recenti a Diego Velázquez, sarà esposto nella sala 24 del Museo del Prado di Madrid. In deposito permanente presso la sede museale madrilena, l’opera è stata donata all’ente non profit American Friends of the Prado Museum da William B. Jordan, uno dei massimi esperti di pittura spagnola.
Le indagini condotte sull’opera hanno riconosciuto nel maestro spagnolo l’autore del ritratto, considerato uno studio preparatorio per il volto di Filippo III nell’ambito del dipinto La cacciata dei moriscos, eseguito nel 1627 ma distrutto dall’incendio del Real Alcázar di Madrid nel 1734, ricordato solo dai documenti di allora. Il ritratto potrebbe dunque essere stato realizzato fra il 1623 e il 1629, confermando il talento di Velázquez fin dagli esordi.
Il dipinto è ora esposto insieme a un altro capolavoro appartenente alla collezione madrilena, Filippo II che offre la Vittoria all’Infante don Fernando, realizzato da Tiziano e reduce da un efficace intervento di restauro, che ne ha messo in luce tutto il valore pittorico.
Il ritratto di Filippo III di Pedro Vidal, Filippo IV in armatura e L’Infante don Carlo, entrambi di Velázquez, completano il display temporaneo, fornendo una gamma di utili strumenti visivi per comprendere le origini dell’effigie di Filippo III e le ragioni da cui prende le mosse l’attribuzione a Velázquez.
[Immagine in apertura: Velázquez, Filippo III, olio su tela, 1627, American Friends of the Prado Museum, donado por William B. Jordan]