Spettacoli astronomici, conferenze, eventi e osservazioni del cielo guidate, a cura degli astronomi di Zètema, costituiscono l'offerta del nuovo grande planetario digitale della Capitale.
Dal Planetario gonfiabile di Technotown a Villa Torlonia al nuovo Roma Planetario, ospitato negli spazi dell’ex Dogana di San Lorenzo, il complesso di archeologia industriale a ridosso della Stazione Termini: cambia e si rinnova, in attesa della riapertura della sede dell’Eur, il planetario capitolino.
Dal 4 luglio, una nuova struttura va dunque a incrementare l’offerta della Capitale sul fronte della divulgazione scientifica.
Nel corso dei mesi estivi Roma Planetario ospiterà spettacoli astronomici, conferenze, eventi e osservazioni del cielo che saranno condotte dagli astronomi di Zètema; queste attività si svolgeranno nella fascia pomeridiana e nel corso di alcune serate.
Alla riapertura degli istituti scolastici verranno inoltre proposte iniziative su misura che permetteranno agli studenti di accedere a “contenuti di valore didattico notevolmente rinnovato“. Come ha sottolineato il vice sindaco Luca Bergamo, “Gli studenti delle scuole di Roma da alcuni anni andavano a Napoli perché non potevano vedere il cielo a Roma. Il nuovo Planetario è un piccolo passo in una camminata lunga per ricostruire la vita culturale di questa città. Penso che la città debba essere fiera di avere un planetario di questo genere“.
Tra le dotazioni del complesso si segnala il “teatro astronomico”: contraddistinto da una cupola di circa 12 metri di diametro, dotato di 5 proiettori 4K Barco e di un sistema surround, permetterà a circa cento visitatori per volta di “vivere un’esperienza totalmente immersiva grazie alle tecnologie più avanzate“.
Mediante un software di navigazione spaziale, oltre ad ammirare una perfetta proiezione del cielo stellato, gli spettatori potranno infatti addentrarsi in una sorta di “viaggio tra le stelle”, volteggiando in tempo reale tra le galassie: per spingersi fino ai margini dell’universo, senza muoversi da Roma.