C'è tempo fino al 30 luglio 2017 per visitare, a Firenze, la mostra che espone - e cerca di salvare - una selezione di opere provenienti da cittadine e paesi dell’entroterra appenninico delle Marche meridionali, colpiti dal terremoto nei mesi scorsi.
Dipinti su tavola e su tela, sculture lignee, tessuti e manufatti d’arte orafa: sono alcune delle “gemme più preziose di un territorio che sorprende per la ricchezza straordinaria e inattesa del suo patrimonio d’arte e di storia“, le opere esposte in queste settimane nell’Aula Magliabechiana, agli Uffizi, nell’ambito della mostra Facciamo presto! Marche 2016 – 2017: tesori salvati, tesori da salvare.
L’iniziativa nasce da un preciso intento del prestigioso museo fiorentino, come ha ribadito il direttore Eike Schmidt: “Dal tempo dell’eredità di Vittoria della Rovere nel 1631, le Gallerie degli Uffizi hanno un grande debito verso le Marche. Dopo i terribili eventi sismici è nostra volontà e nostro dovere morale aiutare quelle meravigliose terre. Esponendo i supremi capolavori salvati e ancora da salvare ai fiorentini e ai visitatori di tutto il mondo ne presentiamo la bellezza e al tempo stesso il disperato compito di solidarietà che chiama tutti noi“.
La selezione dei capolavori in mostra fino al 30 luglio prossimo intende testimoniare quanto la bellezza sia diffusa nel territorio marchigiano colpito dal sisma, un’area molto vasta che comprende parte delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Facciamo presto! rappresenta l’occasione privilegiata per poter cogliere lo straordinario livello artistico di questa zona dell’Italia e ammirare opere custodite, almeno fin qui, in chiese, palazzi e musei del territorio di riferimento.
Questi edifici, prima di tornare all’antico splendore, saranno necessariamente al centro di interventi di recupero e ricostruzione. Curata da Gabriele Barucca e Carlo Birrozzi, la mostra ha scelto di essere “parte attiva” in questo processo di rinascita. È stata dunque promossa una raccolta a favore del risanamento dei danni inferti dal terremoto al patrimonio marchigiano: per l’intero periodo di apertura, per ogni biglietto che verrà acquistato per accedere agli Uffizi, un euro sarà devoluto alla causa.
[Immagine in apertura: Marco Palmezzano, Madonna in trono tra i santi Francesco e Caterina d’Alessandria, 1501. Olio e oro su tavola, Matelica (Macerata), chiesa di San Francesco]