Al via la mostra "Architecture and the Art of the Extra Ordinary", che analizza l'approccio dello studio di architettura Allford Hall Monaghan Morris, esaminando sei interventi realizzati negli ultimi venti anni.
Resterà aperta fino al 21 luglio prossimo la mostra Architecture and the Art of the Extra Ordinary ospitata dalla British School at Rome. Ad anticipare e introdurre l’appuntamento espositivo, sarà l’incontro in programma lunedì 3 luglio con l’architetto inglese Simon Allford, che nel 1989 ha fondato lo studio Allford Hall Monaghan Morris.
Il percorso espositivo di Architecture and the Art of the Extra Ordinary si concentra sul distintivo approccio del pluripremiato studio Allford Hall Monaghan Morris Architects: con sedi a Londra, Bristol e Oklahoma City, lega il proprio nome a interventi relativi a spazi pubblici, tra cui scuole e aree per gli scambio commerciali, luoghi di lavoro e complessi residenziali, spesso realizzati a partire dal recupero e dalla rifunzionalizzazione di edifici esistenti.
Sei, in particolare, i casi presi in esame dall’esposizione capitolina, delineando un ventennio di attività: l’AELP Masterplan, la Chobham Academy, l’Headquarters campus in India, l’University of Amsterdam Roeterseiland Campus, la Burntwood School di Wandsworth (nell’immagine in apertura, © Rob Parrish), a sud di Londra – un progetto collaborativo per il quale hanno ricevuto lo Stirling Prize 2015 – e la New Scotland Yard d Londra.
Per quest’ultimo edificio, sede del Metropolitan Police Service della capitale inglese, i progettisti del team Allford Hall Monaghan Morris si sono occupati della ristrutturazione ed estensione del Curtis Green Building, un edificio firmato da William Curtis Green risalente agli anni Trenta del secolo scorso. La struttura esistente è stata rimodellata all’esterno e all’interno, con una radicale trasformazione degli spazi operativi, ora votati alla flessibilità e in linea con le mutate esigenze lavorative.
A contraddistinguere New Scotland Yard, il cui nome porta subito alla mente lo storico servizio d’ordine londinese, è anche il nuovo ingresso definito da un padiglione in vetro curvato che agisce da filtro tra la città e la sede operativa.