Dopo il Danish Maritime Museum e in attesa dell'apertura della LEGO House di Billund, lo studio BIG fondato da Bjarke Ingels porta a termine l'intervento di adeguamento e rifunzionalizzazione di un bunker: risalente alla seconda guerra mondiale, accoglierà mostre e appuntamenti di interesse culturale.
“Un’esperienza incredibile e unica – violenta, sorprendente, drammatica, nascosta“: con queste parole Claus Kjeld Jensen, direttore del Museo Varde, ha descritto il nuovo TIRPITZ, il museo “quasi invisibile” che lo studio guidato dall’architetto Bjarke Ingels ha ultimato nella costa occidentale danese.
Inaugurato nei giorni scorsi, l’intervento era stato intrapreso nel 2014 all’interno di uno storico bunker risalente alla seconda guerra mondiale, nella città di Blåvand. L’operazione – finanziata da A. P. Møller, dalla Fondazione Chastine Mc-Kinney Møller, dalla Fondazione Nordea, dalla Fondazione Augustinus e dalla municipalità di Varde – ha portato alla nascita di un complesso culturale innovativo, in grado di ospitare fino a quattro mostre in contemporanea.
La costruzione del “museo invisibile“, con una superficie pari a 2.800 metri quadrati, scardina nella sua essenza il modello architettonico del bunker, agendo in un’ottica di apertura del suo volume, un tempo compatto, introverso e chiuso verso l’esterno. Percepibili solo a distanza ravvicinata, i tagli inferti al blocco in calcestruzzo della struttura originaria erodono “l’archetipo della fortezza nazista” a favore di spazi che incoraggiano l’attraversamento e la scoperta individuale.
Nello stesso tempo, il museo riesce a legarsi – quasi confondendosi – con il paesaggio circostante, grazie a gallerie espositive che risultano integrate nelle dune “come un’oasi aperta sulla sabbia“. Riuscendo a combinare natura e cultura, “l’architettura del TIRPITZ – ha precisato lo stesso Bjarke Ingels, presentando il progetto – è l’antitesi del bunker della seconda guerra mondiale. Il pesante oggetto ermetico viene contrastato dall’invitante leggerezza e apertura del nuovo museo. Il bunker rimane l’unico punto di riferimento di un patrimonio oscuro così lontano che, dopo un attento esame, segna l’ingresso in un nuovo luogo di incontro culturale.”
Il programma espositivo della nuova istituzione sarà curato dall’agenzia olandese Tinker Imagineers che, come ha anticipato il direttore Claus Kjeld Jensen, proporrà “mostre meravigliose e giocose“.