Sono passati appena 50 anni, in Inghilterra, dai tempi in cui essere omosessuale costituiva un reato. Ora che i tempi sono fortunatamente cambiati, la stessa città di Londra promuove una mostra fotografica che ripercorre battaglie e conquiste della comunità LGBTIQ, per vedere riconosciuto il diritto fondamentale ad amare.
Love Happens Here, l’amore accade qui: è il titolo suggestivo di una splendida iniziativa, fortemente voluta dal sindaco di Londra – Sadiq Aman Khan – per ricordare con la dovuta sensibilità il 50esimo anniversario della legge che finalmente decriminalizzò l’omosessualità in Inghilterra e Galles, fino ad allora considerata appunto alla stregua di un reato.
La lotta per la parità di diritti da parte del movimento LGBTIQ viene ora riconosciuta con tutti i crismi dell’ufficialità, dal momento che la mostra – in corso fino al prossimo 28 luglio – è stata allestita nella City Hall della metropoli inglese.
Il percorso espositivo ripercorre appunto battaglie e conquiste della comunità gay, dalle prime Pride Parade degli anni Ottanta fotografate da Ian David Baker alla cronaca della vibrante vita dei clubber, ritratti da Emily Rose England.
La società londinese, in particolare, viene riproposta al pubblico attraverso gli obiettivi di Anthony Luvera, Kate Elliott e Tania Olive, con l’evidenziazione di tutta una serie di temi legati alla questione di genere, dall’identità sessuale alla generalizzazione di queste stesse tematiche a livello di politica globale.
Mischiando poesia, immagini di protesta e ritratti di coppie nelle loro case londinesi, infine, i collage del progetto ‘Pretended’ Family Relationships di Sunil Gupta segnano tutta la distanza che intercorre tra i sentimenti delle persone coinvolte e la percezione che si aveva dell’amore omosessuale; con un chiaro riferimento alla cosiddetta “Clausola 28” che, dal 1988 ai primi anni Duemila, proibiva alle amministrazioni locali di pubblicare qualsiasi rappresentazione di relazioni gay, perché avrebbe promosso la loro accettabilità come “supposte relazioni familiari“.
[Immagine in apertura: Emily Rose England, Inside London’s Enduring Queer Club Scene, 2016 © Emily Rose England, Courtesy the artist]