Lands Art: arte contemporanea all’estremo della Puglia

29 Luglio 2017


Al via la nuova edizione di Lands End Contemporary Art Festival, la kermesse diffusa che in una delle estremità dell’Italia, a Gagliano del Capo in provincia di Lecce, accende i riflettori sulla produzione artistica dei nostri giorni. Co-curato da Capo d’Arte, Ramdom e NOON – tutte realtà attive da tempo in questo territorio – l’appuntamento coinvolge vari luoghi della cittadina pugliese. Il risultato è “un festival spontaneo”, nel quale “realtà private mettono in campo idee e progettualità, visioni e prospettive”, che si articola in mostre, talk e residenze.

Tra le iniziative che si susseguiranno fino al 27 agosto 2017, si segnala la collettiva Stati estremi di impossibilità, promossa dall’associazione Random e ospitata nella sua stessa sede: gli spazi di Lastation, frutto del recupero del primo piano della stazione ferroviaria Gagliano – Leuca. Curata da Heba Amin e Francesca Girelli, la mostra riunisce gli artisti Andrew Friend, Giorgio Garippa & Oliver Palmer, Brett Swenson e Matthew C. Wilson, protagonisti delle ultime due edizioni della residenza internazionale DEFAULT di Ramdom.
Le loro opere “rappresentano i risultati finali di un think-tank multidisciplinare, che invita gli artisti a riflettere su immaginari geografici legati allo spazio locale e su ciò che è storicamente identificato come Finibus Terrae, Lands End o limite del mondo“.

In occasione di  Lands End Contemporary Art Festival, Ramdom inaugura anche l’installazione d’arte pubblica permanente dal titolo Sonàrie. Giardino d’attesa, realizzata da Antonio De Luca e collocata a ridosso dei binari ferroviari, tra sentieri e angoli di terzo paesaggio.
In collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Capo d’Arte presenta inoltre le opere degli artisti Eva Jospin e Simon Rouby, che nel mese di aprile hanno vissuto e lavorato proprio a Gagliano del Capo. Le Gallerie di Palazzo Daniele ospitano la mostra fotografica Misurare il tempo, che attiva un confronto tra le immagini di Giancarlo Pediconi e Simon d’Exea ed è curata da Duccio Trombadori.

[Immagine in apertura: Andrew Friend, Crossing Two Seas, 2015]