Dopo la mostra roma, la celebre serie di dipinti dell’artista tedesco raggiunge il Guggenheim Museum di Bilbao, mettendo in luce ancora una volta la portata rivoluzionaria che la contraddistingue.
In seguito al grande successo di pubblico ottenuto a Roma, nella cornice del Palazzo delle Esposizioni, gli Eroi di Georg Baselitz trovano temporanea dimora a Bilbao, fra le sale del prestigioso Guggenheim Museum, nell’ambito della rassegna allestita fino al 22 ottobre.
68 dipinti compongono la mostra curata da Max Hollein, Eva Mongi-Vollmer e Petra Joos, accendendo i riflettori su una serie, quella degli Eroi, appunto, che ha rappresentato un momento di svolta non solo nella carriera artistica di Baselitz, ma anche nel panorama creativo della Germania del dopoguerra.
Realizzati fra il 1965 e il 1966 da un Baselitz appena 27enne, i personaggi che animano il ciclo pittorico sintetizzano l’approccio disilluso e scettico dell’artista nei confronti del “mito dell’eroe”, così presente in ambito bellico, offrendo allo sguardo una galleria di volti e pose attraversati da un senso di fragilità ben evidente.
Vulnerabili e sfiduciati, gli Eroi di Baselitz sono raffigurati in maniera frontale, grazie a un sapiente mix di linee e colori vigorosi, quasi a sottolineare l’emerge di una nuova forza, lontana dallo stereotipo dell’eroe imbattibile e vicina a quella dell’uomo che deve fare i conti con i propri limiti. Una poetica, quella messa in campo da Baselitz, che non si sottrae alle brutture della Storia, ma che ne esplicita gli effetti, senza timori né remore.