Fino al 10 settembre, il Museo Archeologico Regionale 'Antonino Salinas' di Palermo ospita i lavori dei sei artisti che hanno preso parte al programma di residenza itinerante compreso nel progetto "Planeta per l’Arte e il Territorio".
Sono 6 gli artisti – 3 italiani e altrettanti stranieri – che animano la settima edizione della mostra Viaggio in Sicilia. Mappe e Miti del Mediterraneo, in programma fino al 10 settembre al Museo Archeologico Regionale ‘Antonino Salinas’ di Palermo.
Curata da Valentina Bruschi, l’esposizione è parte integrante del progetto di Planeta per l’Arte e il Territorio grazie al quale Marianna Christofides, Gabriella Ciancimino, Malak Helmy, Andrew Mania, Pietro Ruffo (sua l’opera nell’immagine in apertura) e Luca Trevisani hanno preso parte, lo scorso settembre, a un programma di residenza itinerante.
Gli esiti della loro esperienze, avvenuta in concomitanza con la vendemmia di Planeta, sono accostate alle preziose testimonianze archeologiche del Museo Salinas, considerato a livello europeo tra i più importanti per il settore archeologico. In particolare, le opere dei 6 artisti – cui è stato chiesto di indagare il tema Mappe e Miti del Mediterraneo, attraverso un confronto diretto con luoghi, persone e storie – attivano un dialogo con la collezione museale permanente.
Arte contemporanea e archeologia si abbracciano così in questo nuovo percorso espositivo, allestito attorno ai due chiostri seicenteschi e comprendente le celle della corsia settentrionale del Chiostro Maggiore dell’ex Complesso degli Oratoriani all’Olivella. Dalla scultura al disegno, dalla fotografia al video, il lavoro e il viaggio dei 6 artisti vengono documentati e presentati anche attraverso il ricco reportage fotografico di Leonardo Scotti.
“Come possono dialogare tra loro due temi come mappe e miti? Il mito in Sicilia – ha precisato la curatrice – è una sottotraccia costante, utilizzata fin dall’antichità per spiegare i maestosi fenomeni naturali, dal mare – che circonda tutta l’Isola a tre punte, la cui forma triangolare ha alimentato leggende – ai vulcani perennemente attivi, dall’Etna allo Stromboli. Le mappe hanno una tradizione antica, perfezionata con i geografi arabi. Nell’arte contemporanea le mappe sono diventate una vera e propria espressione artistica.”