Per quattro giorni, lo scorso giugno, la Plaza Mayor di Madrid ha ospitato un'installazione firmata dal collettivo di artisti Luzinterruptus. Un'opera da attraversare che sensibilizza sulla quantità di rifiuti di plastica quotidianamente prodotta e dispersa nell'ambiente.
Dalla Polonia alla Spagna. Dopo il debutto nel maggio 2014, in occasione del Katowice Street Art Festival, la performance-installazione Laberinto de residuos plásticos ideata dal collettivo artistico Luzinterruptus è stata di recente rimodellata per essere ospitata nell’iconica Plaza Mayor, cuore pulsante di Madrid e luogo molto frequentato dai turisti in visita in città.
Nell’ambito del programma artistico Four Seasons, promosso dall’amministrazione comunale madrilena in concomitanza con la Conmemoración del IV Centenario de la Plaza Mayor, lo scorso giugno l’opera è stata riproposta in una versione più estesa e “claustrofobica”, come hanno puntualizzato gli stessi artisti.
Per realizzarla sono state impiegate le bottiglie di plastica consumate dai locali della piazza nell’arco di un mese, in larga parte fornite direttamente dai ristoratori locali. Inoltre, affinché venisse raggiunga la quota prevista, sono stati coinvolti nella raccolta anche ospedali, università, istituzioni ufficiali, aziende di catering e altri soggetti.
La struttura, complessivamente composta da 15mila bottiglie in PET, presentava al proprio interno percorsi volutamente stretti e angusti, inducendo nei visitatori disorientamento e disagio, due sensazioni enfatizzate dall’assenza punti di riferimento, dal calore – in alcuni punti la temperava sfiorava i 40° C – e dall’odore di plastica. Un’esperienza, dunque, decisamente opprimente, in netto contrasto con la magica suggestione prodotta dai riflessi, brillanti e colorati, della luce filtrata attraverso le bottiglie ed emanata, dall’esterno, da Laberinto de residuos plásticos.
Già autore, sempre in Spagna, del recente intervento dal titolo Through Time/Denboran Zehar concepito per il decimo anniversario di Gutun Zuria – Bilbao Internacional Literature Festival, a Madrid il collettivo Luzinterruptus ha voluto spostare l’attenzione sulla quantità di rifiuti di plastica prodotta ogni giorno e, in particolare, sul business che gravita attorno all’acqua imbottigliata.