Il collettivo artistico Luzinterruptus ha presentato a Bilbao l'installazione "Through time". Frutto di un processo artistico collaborativo, il cui esito è stato presentato in concomitanza con il Bilbao Internacional Literature Festival, ha messo in scena un monumentale diario, fatto di pensieri degli studenti delle scuole... e delle tracce "scritte" dal tempo sulla carta.
Through Time/Denboran Zehar – in italiano “Attraverso il tempo” – è il titolo della più recente installazione proposta dal collettivo artistico Lunzinterruptus. In occasione del decimo anniversario di Gutun Zuria – Bilbao Internacional Literature Festival, nella città spagnola il team multidisciplinare ha promosso un progetto partecipativo, alla cui realizzazione hanno aderito gli studenti degli istituti scolastici locali.
Mossi dall’idea di dare evidenza alle tracce del tempo su un materiale tradizionalmente associato alla creazione, come la carta, i creativi di Lunzinterruptus hanno collocato 5mila blocchi di carta riciclata sulla terrazza dell’Azkuna Zentroa. Per 25 giorni questi oggetti di uso comune sono rimasti esposti all’aperto, in balia del trascorrere del tempo e dei cambiamenti del clima. In questo arco temporale, gli allievi delle scuole hanno potuto personalizzare i quaderni, fissando sulle loro pagine messaggi veloci, disegni, racconti, slogan di protesta, aforismi. Come prevedibile, le condizioni atmosferiche e la permanenza all’esterno hanno agito sulla superficie cartacea, imprimendole imperfezioni e segni di deterioramento.
I sorprendenti risultati conseguiti attraverso il processo di creazione di Through Time/Denboran Zehar sono stati quindi presentati alla città nelle giornate del Festival, lo scorso aprile.
I blocchi cartacei sono stati illuminati uno ad uno, dando vita a un’affascinante installazione nell’atrio dell’edificio, uno spazio aperto alla città, impiegato come estensione dell’arteria stradale di riferimento. Consegnati al termine del festival a quanti desiderassero portare a casa una memoria di questo processo artistico collaborativo, i quaderni hanno finito per incidere e plasmare anche lo spazio urbano e le modalità di transito degli utenti.