Dopo il Il ritrovamento, nel giugno 2014, di una sepoltura gallica dedicata un personaggio dell’aristocrazia, riflettori nuovamente puntati sulla regione francese della Champagne-Ardenne: dal sottosuolo sono riemersi importanti resti archeologici, probabilmente appartenenti a una villa gallo-romana.
Apparterebbero a una villa gallo-romana, risalente al III secolo a.C., i sorprendenti resti archeologici rinvenuti nel corso dei lavori stradali nei pressi di Charleville-Mézières, nella regione francese della Champagne-Ardenne, per la realizzazione del raccordo stradale fra la A3 e la A304.
Con una superficie di 300 metri quadrati, la struttura portata alla luce si presenta in ottimo stato di conservazione. Ad appurarlo sono stati gli specialisti dell’Unità Archeologica Dipartimentale che, oltre a effettuare i rilievi del caso, hanno identificato anche la possibile data di realizzazione e la funzione dell’edificio.
Si tratterebbe di un immobile termale, comprensivo di terme vere e proprie, dotato anche di un vasto cortile aperto e di una cantina. Ad accertarlo la presenza degli impianti di riscaldamento e di quello idrico, realizzato con tubi in piombo che hanno superato la “prova del tempo”, giungendo fino ai giorni nostri. Nell’intera area termale, inoltre, sono stati scoperti numerosi resti del pavimento in marmo bianco e mosaici parietali, impieati per decorare gli ambienti del calidarium, del tepidarium e del frigidarium.
“Da un punto di vista scientifico, il sito ha un eccezionale stato di conservazione“, ha dichiarato Julien Bruyère, capo delle operazioni presso l’Unità Archeologica Dipartimentale; ulteriori informazioni sono attese dai risultati dello studio approfondito che sarà condotto sui reperti recuperati nel sito.