L'artista statunitense, nota al grande pubblico per gli autoritratti in cui veste i panni di altre personalità, sta pubblicando via Instagram nuovi scatti, frutto di una complessa operazione di photo editing.
È Facetune l’applicazione di fotoritocco scelta da Cindy Sherman per la serie di opere che sta proponendo sul suo profilo Instagram. Anche l’artista statunitense, infatti, celebre per essersi immortalata, nel corso degli anni, nei panni di personaggi disparati, cambiando identità ed epoche attraverso la realizzazione di complessi set fotografici e arditi travestimenti, ha “ceduto alla tentazione” di uno dei social network più popolari del pianeta.
Per i suoi follower, tuttavia, la Sherman ha adottato un registro autonomo rispetto al linguaggio e al metodo che hanno contraddistinto fin qui il suo profilo artistico. Nell’epoca dei selfie, la regina dell’autoscatto, che si è fatta strada nel panorama internazionale a partire da Untitled Film Stills – la serie di 70 scatti in bianco e nero realizzati tra il 1977 e il 1980 –, si reinventa, con una vera e propria “inversione” del proprio processo di lavoro.
Alla scrupolosa preparazione, indispensabile nelle sue opere “tradizionali”, che si concludeva con lo scatto fa oggi da contraltare la realizzazione di fotografie destinate a un elaborato processo di photo editing. Lo scatto, dunque, non rappresenta più la conclusione di un percorso, ma il punto di partenza per la ridefinizione di immagini inedite.
[Immagine in apertura: Cindy Sherman, Untitled Film Still #21]