Un vademecum in forma d'arte, per il raggiungimento della felicità: non suona come una promessa assurda? Eppure, fino al 5 novembre una mostra al 21er Haus - Museo di arte contemporanea di Vienna indaga proprio questo ampio tema, attraverso molteplici punti di osservazione e riflessione.
Anna-Sophie Berger, Keren Cytter, Heinrich Dunst, Simon Dybbroe Møller, Christian Falsnaes, Barbara Kapusta, Rallou Panagiotou, Angelo Plessas, Maruša Sagadin, Hans Schabus, Socratis Socratous, Jannis Varelas, Salvatore Viviano e Anna Witt sono gli artisti selezionati dal duo curatoriale formato da Severin Dünser e Olympia Tzortzi per la mostra Instructions for Happiness.
Aperta fino al 5 novembre prossimo, negli spazi del 21er Haus – Museum of Contemporary Art di Vienna, la collettiva intende incoraggiare i visitatori a riflettere sull’impatto dell’arte sulla società, cercando di scandagliare i confini di ciò che essa può concretamente fare.
Attraverso le “idee di felicità” dei singoli autori coinvolti, ai fruitori è lasciata la possibilità di conoscere varie declinazioni di questo “comune obiettivo dell’umanità”: esplorandole, potrebbero anche riuscire a individuare le risposte che stanno cercando nella loro ricerca personale. La diversità delle prospettive offerte degli artisti di Instructions for Happiness può infatti essere considerata paradigmatica delle eterogenee modalità con cui, all’interno della società, i singoli soggetti tentano di raggiungere la felicità.
Tra le 17 opere che compongono il percorso espositivo, sono comprese anche alcune installazioni che incoraggiano a formulare possibili risposte simulando “situazioni tipo” con l’uso di oggetti, o provocando processi di pensiero.
Senza dimenticare, come anche Instructions for Happiness ricorda, che la felicità può anche provenire dall’apprezzare la bellezza delle piccole cose.
[Immagine in apertura: photo by eSeL.at © Belvedere, Vienna]