Fino al 10 settembre prossimo, il centro espositivo per la fotografia C/O Berlin ripercorre la vicenda umana e professionale del fotografo ceco che immortalò la fine della Primavera di Praga.
Vincitore del Grand Prix National de la Photographie in France, nel 1987, dell’Henri Cartier-Bresson Award, nel 1991, e dell’International Center of Photography Infinity Award, nel 2004, il fotografo di origine ceca Josef Koudelka è protagonista di una monografica a Berlino. A ospitarla sono gli spazi espositivi di C/O Berlin, la più importante galleria dedicata alla fotografia nella capitale tedesca che nell’ottobre 2014 ha aperto la sua nuova sede all’Amerika-Haus, nella City West.
Con la mostra Josef Koudelka Invasion / Exiles / Wall, l’istituzione tedesca apre un varco nella produzione dell’artista nato a Boskovice, nel 1938. Testimone di alcuni dei grandi eventi storici che si sono susseguiti in Europa nel corso del Novecento, con le proprie opere Koudelka trasmette agli osservatori contemporanei un’impressione immediata e intima delle situazioni immortalate, con esiti che travalicano i confini della documentazione.
A comporre il percorso espositivo della retrospettiva berlinese, la prima a lui dedicata in Germania in quasi 30 anni, sono circa 120 lavori, tra fotografie e proiezioni. L’arco narrativo coperto da Invasion / Exiles / Wall si estende dall’occupazione sovietica della sua patria nel 1968 fino all’esperienza dell’esilio, vissuta in prima persona, per concludersi con il progetto fotografico relativo al sistema di barriere costruito da Israele in Cisgiordania, a partire dal 2002.
Curata da Xavier Barral, in collaborazione con Sonia Voss e organizzata in collaborazione con il Nederlands Fotomuseum di Rotterdam, la mostra si concentra dunque su tre fasi cruciali del lavoro di questo fotografo, per alcuni anni anche membro dell’agenzia Magnum Photos.
In particolare, la sezione che ripercorre i suoi “20 anni di vagabondaggio” – dopo aver lasciato la Cecoslovacchia nel 1970 con un visto di uscita di tre mesi, Koudelka rimase in Occidente e ottenne lo status di rifugiato politico in Inghilterra – raccoglie vari documenti di quel periodo. Una fase nel corso della quale il fotografo riuscì a visitare l’Italia, la Spagna, il Portogallo e l’Irlanda, immortalando scorci di paesaggi, persone e vita quotidiana in ciascuno di questi territori.
Aperta fino al 10 settembre prossimo, Josef Koudelka Invasion / Exiles / Wall è solo l’ultima in ordine di tempo delle mostre focalizzate sulla produzione del fotografo, tra cui spicca ancora la monografica organizzata dal Museum of Modern Art di New York nel 1975.
[Immagine in apertura: Josef Koudelka, Czechoslovakia, 1968 © Josef Koudelka / Magnum Photos. Immagine nell’articolo: Josef Koudelka, Ireland, 1976 © Josef Koudelka / Magnum Photos]