Si rinnova il progetto "A Cielo Aperto", grazie al quale il paese lucano di Latronico sta accogliendo, già da alcuni anni, opere permanenti d'arte contemporanea.
A undici anni dalla prima edizione, il progetto di arte pubblica A Cielo Aperto prosegue il proprio itinerario arricchendosi di quattro nuovi interventi. Nato all’interno dell’Associazione Culturale Vincenzo De Luca e curato dagli artisti Bianco-Valente e Pasquale Campanella, si tiene a frequenza annuale. A fare da cornice ai singoli interventi in situ sono le strade e le piazze di Latronico, paese in provincia di Potenza, a novecento metri sull’Appennino lucano. Dopo le celebrazioni per il decennale, nel 2016, quest’anno l’iniziativa si rinnova con le opere di Spazi attivi e Carlo De Luca, Filippo Berta, Giovanni Giacoia e Giuseppe Giacoia, Maurizio Montagna.
Ad aprire la programmazione 2017 è stato Una mappa su due piedi, il workshop curato da Spazi attivi e Carlo De Luca che si è svolto dall’8 all’11 agosto scorsi. Condotto incoraggiando alla riscoperta dell’identità di Latronico e dei suoi ritmi, il progetto è confluito in una mostra, allestita nella sede dell’Associazione Vincenzo De Luca, e in un’installazione. Il testimone è poi passato a Filippo Berta, il quale, dopo una breve residenza nel paese lucano, ha firmato un’opera permanente e una performance notturna corale, alla cui realizzazione hanno preso parte anche i residenti.
Nei prossimi giorni sarà la volta di Giovanni Giacoia e Giuseppe Giacoia, autori per l’occasione del progetto (T)here, la cui durata proseguirà anche nei mesi successivi, fino al completamento di un intervento permanente. SCENERY // scenari, infine, è il titolo del workshop sulla fotografia di paesaggio che sarà tenuto da Maurizio Montagna, artista-fotografo e docente alla NABA di Milano; anche in questo caso, l’operazione è finalizzata alla nascita di un lavoro che diventerà parte integrante del “paesaggio urbano” di Latronico.
Le opere realizzate nel corso degli anni hanno contribuito a ridisegnare la fisionomia del piccolo centro. Come sottolineano i promotori sul sito ufficiale, “l’arte può essere un mezzo significativo per lo sviluppo del territorio ma può anche essere un ornamento vuoto, inscritto in una generica attività turistica Negli anni ‘A Cielo Aperto’ ha coinvolto sempre di più gli abitanti di Latronico, anche quelli che tornano solo nel periodo estivo. L’ospitalità degli artisti ha contribuito nel tempo all’attivazione di una microeconomia”.
[Immagine in apertura: Filippo Berta, Dentro o fuori, A Cielo Aperto 2017]