Luogo di culto per i primi Cristiani, nascondiglio per i banditi, rifugio antiaereo: sono tante, le motivazioni che hanno condotto gli uomini tra i cunicoli della catacomba di Porta d'Ossuna, a Palermo. Da questo venerdì, ci sarà un motivo in più: una rassegna culturale che, tra musica e performance sperimentali, promuoverà in modo davvero inedito l'antico sito paleocristiano.
Tra le tante iniziative estive che interessano il Belpaese da Nord a Sud, diverse hanno luogo in spazi normalmente non destinati a festival e concerti, o addirittura poco visitati. Succede anche a Palermo, per esempio, che da un anno ospita una serie di eventi culturali in una catacomba di epoca paleocristiana.
La catacomba di Porta d’Ossuna, nel centro storico della città siciliana, risale a un periodo tra il IV e il V secolo d.C.; nei secoli, oltre a essere stata un luogo di culto per i primi Cristiani ha offerto rifugio a briganti e fuggitivi, fino a proteggere i palermitani dai bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha vissuto anche diversi anni di abbandono, prima che – nel 2015 – grazie ad ArcheOfficina-Società Cooperativa Archeologica riaprisse al pubblico.
La stessa cooperativa, oltre a offrire una competente guida a turisti e scolaresche attraverso il dedalo di cunicoli dell’antico luogo di sepoltura, è all’origine di Art and Ground, la kermesse estiva promossa in collaborazione con Indigo, casa di produzione musicale e residenza artistica.
Dopo una prima edizione di rodaggio, il festival sta per ripartire con Sun Color, venerdì 4 agosto: la performance sonora del compositore sperimentale Julio Cesar Palacio, pensata appositamente per la catacomba, inaugura una nuova modalità per “sperimentare” un luogo la cui fruizione è così cambiata nel corso della Storia.