Unificare architettura, video, light design in un unico intervento facilmente assemblabile: questo l'obiettivo dello studio lettone DJA, incaricato dalla Nature Conservation Agency della Lettonia di progettare la scenografia di un importante evento annuale.
Anche quest’anno, come avviene già da alcuni anni, la Lettonia ha ospitato Nature Concert Hall, un evento multimediale di natura educativa che incorpora scienza, teatro, musica e arte. Promossa con l’obiettivo di favorire una reale immersione nella natura, ponendo l’attenzione su quanto passa normalmente inosservato nella vita di tutti i giorni, la kermesse costituisce anche una “sfida” per i progettisti incaricati delle scenografie.
Gli architetti lettoni dello studio DJA sono stati chiamati a sviluppare un “padiglione temporaneo” in grado di fare da cornice agli appuntamenti in programma: tale struttura, stando alle richieste della committenza, deve essere rapidamente assemblata e rimossa in modo altrettanto efficace, ovvero senza influire o lasciare tracce sul contesto naturale.
Per il team DJA si è trattato di un ritorno al Nature Concert Hall, dopo le fruttuose esperienze del 2014 e del 2016, anno in cui diedero vita a una singolare scenografia riunendo insieme circa 10mila elementi che intendevano ricordare i pipistrelli.
Cambiando completamente registro, quest’anno hanno installato quello che hanno definito come il “portale verso il mondo sotterraneo”: era costituita da una struttura in metallo sulla quale sono stati assemblati elementi in legno sagomati. Articolata su quattro livelli, la scenografia disponeva di tre suggestive aperture di forma circolare, per mezzo delle quali gli spettatori hanno potuto assistere alle performance live dei musicisti.
In linea con il principio ispiratore della kermesse, che mira a rendere il pubblico più consapevole sulle questioni di carattere ambientale e a “cambiare la percezione sull’importanza dello sviluppo sostenibile“, la speranza è che la struttura possa essere di nuovo utilizzata in altre manifestazioni pubbliche.