Conto alla rovescia per l'apertura al pubblico del nuovo Zeitz MOCAA - Zeitz Museum of Contemporary Art Africa a Cape Town, frutto del recupero di un vasto complesso industriale ultimato dallo studio di architettura guidato da Thomas Heatherwick.
Sta per alzarsi il sipario sul nuovo Zeitz MOCAA – Zeitz Museum of Contemporary Art Africa, l’atteso museo interamente dedicato all’arte contemporanea africana e alla sua diaspora, progettato da Heatherwick Studio. Con la conclusione dei lavori, avviati nel 2013, acquisisce forma compiuta il processo costituitivo dell’istituzione culturale che punta a ridefinire la geografia del sistema dell’arte contemporanea, individuando proprio in Cape Town un promettente fulcro.
Lo studio guidato da Thomas Heatherwick è intervenuto in una struttura architettonica di particolare rilievo per la storia produttiva della città sudafricana: si tratta infatti dello storico Grain Silo, impiegato per decenni come deposito del grano. Inutilizzato dagli anni Novanta, a lungo è stato l’edificio più alto del Paese.
Sottoposto a un profondo restyling interno, dispone oggi di 9.500 metri quadrati complessivi, distribuiti su nove piani, in larga parte – 6mila metri quadri – dedicati alla funzione espositiva. Nelle 100 gallerie del complesso, infatti, oltre alla collezione permanente del “patron” dell’intera operazione – l’imprenditore e collezionista Jochen Zeitz, che ha operato in partnership con la società V&A Waterfront, investendo circa 34 milioni di euro – saranno allestite con continuità mostre temporanee e altri appuntamenti di interesse culturale. Zeitz MOCAA è inoltre dotato di diverse sale di lettura, di un bookshop, di un’area per la ristorazione; ospiterà un hotel di lusso e centri di ricerca.
A ripercorrere l’intero iter progettuale è stato lo stesso architetto Thomas Heatherwick, mettendo in evidenza la sua volontà di non snaturare completamente l’identità architettonica dell’edificio originario. “L’idea di trasformare un gigantesco silo per il grano composto da 116 cilindri in disuso in un nuova tipologia di spazio pubblico è stata bizzarra e difficile fin dall’inizio. Eravamo entusiasti di fronte all’opportunità di ‘liberare’ questa struttura in decadenza e trasformarla in un posto nel quale mostrare le più incredibili opere del continente africano. La sfida tecnica è stata quella di trovare un modo per ricavare spazi e gallerie, senza distruggere completamente l’autenticità.”
Lo studio di Heatherwick è autore di interventi – tra innovazione e provocazione – su scala internazionale. Tra i vari incarichi, attualmente è impegnato nel cantiere per la realizzazione del discusso Vessel, negli Hudson Yard a New York, e nel complesso a uso misto 1000 Tree, che sta sorgendo a ridosso del distretto artistico M50 di Shanghai.
[Immagine in apertura: Heatherwick Studio, Zeitz MOCAA – Atrium at night. Photo by Iwan Baan]