È il Nederlands Fotomuseum la sede della prima retrospettiva focalizzata sul lavoro del reporter Bruce Davidson, tra i migliori fotogiornalisti dell'agenzia Magnum. Oltre 200 le opere esposte, tra i cui le sue serie documentarie più note e apprezzate.
Ci sono anche i lavori delle serie Brooklyn Gang, East 100th Street e Time of Change: Civil Rights Movement tra le opere presentate, a partire dal 16 settembre, nell’ambito della monografica che il Nederlands Fotomuseum dedica al leggendario fotografo Bruce Davidson. Classe 1933, l’artista viene omaggiato dall’importante istituzione olandese – attiva dalla fine degli anni Ottanta, ha sede in ex edificio industriale di Rotterdam, rinnovato nel 2006 – con la prima esposizione retrospettiva a lui dedicata.
Avvicinatosi alla macchina fotografia in giovane età, Davidson lega la propria fama alla collaborazione con l’agenzia Magnum, di cui rappresenta una delle punte di diamante. Originario dell’Illinois e attualmente di base a New York, il fotografo si è affermato come una delle voci più significative del genere documentario statunitense. Con la sua produzione ha contribuito a restituire uno spaccato appassionato e crudo della realtà del suo Paese.
Come testimonierà anche la mostra monografica, articolata tra oltre 200 delle sue fotografie, Bruce Davidson ha destinato particolare attenzione ai grandi temi sociali, tra cui le proteste degli afroamericani per il raggiungimento dei diritti civili.
Resa possibile grazie alla collaborazione di Magnum Photos e Fundación MAPFRE e con il supporto di TERRA Foundation for American Art, Bruce Davidson | American Photographer resterà aperta fino al 7 gennaio 2018.
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