Si rinnova l’appuntamento con la rassegna fieristica svizzera interamente dedicata alla carta: in programma, tre giorni di esposizioni, incontri ed eventi collaterali tutti focalizzati sulle opere realizzate su supporto cartaceo.
Dal 15 al 17 settembre, a Lugano è di nuovo tempo di Wopart ‒ Work on Paper Art Fair, la fiera internazionale dedicata alle opere d’arte su carta, giunta alla sua seconda edizione. Diretto da Luigi Belluzzi, l’appuntamento fieristico riunirà quest’anno 75 gallerie provenienti da 14 Paesi, frutto della selezione da parte di un comitato scientifico presieduto da Giandomenico Di Marzio e Paolo Manazza.
Numerose ed eterogenee le opere in mostra presso il Centro Esposizioni Lugano: si andrà dal disegno antico ‒ con capolavori di Guercino, Salvator Rosa, Giuseppe Maria Crespi ‒ alla stampa moderna di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Asger Jorn; dagli acquerelli di Pierre August Renoir, Francis Picabia e Giorgio Morandi alle stampe orientali; dalla fotografia d’autore di Ai Weiwei e Mario Cresci al libro d’artista di Giulio Paolini ed Enrico Baj, fino ad arrivare alle opere di Bruno Munari, Carol Rama, Francesco Clemente e Vito Acconci.
Quattro focus espositivi ‒ la mostra 1930-1970: la fotografia d’avanguardia in Italia della collezione Prelz Oltramonti, a cura di Walter Guadagnini e di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino; la rassegna I mille volti del kabuki, una raccolta di stampe ukiyo-e custodite dal Museo delle Culture di Lugano; la mostra di libri d’artista e opere su carta provenienti dalle collezioni del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; l’installazione di Emilio Isgrò, Storie rosse ‒ affiancheranno interessanti talk condotti, fra gli altri, dallo stesso Isgrò, da Joseph Kosuth, dai collezionisti Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Massimo Prelz Oltramonti, dalla filosofa Lina Bertola e dal neuroscienziato Edoardo Boncinelli.
[Immagine in apertura: LorMa (Lorenzo Mariani), A tre secoli dalla fine, 2017, carta e colla, Courtesy Spazio Testoni]