Personalità fra le più seguite della scena letteraria contemporanea, la misteriosa Ferrante è al centro del film in arrivo sui grandi schermi italiani all’inizio di ottobre. Un racconto affascinante, che trae origine dalle parole della scrittrice.
Straordinario caso letterario esploso nel 2013, Elena Ferrante, la misteriosa autrice del ciclo di romanzi inaugurato dall’ormai celeberrimo L’amica geniale, è il cuore pulsante del documentario Ferrante Fever, in arrivo nelle sale cinematografiche italiane il 2, 3 e 4 ottobre e prossimamente in onda in esclusiva su Sky Arte HD.
L’identità della Ferrante continua a restare un enigma: le uniche notizie emerse riguardano le sue origini napoletane e le poche notazioni biografiche contenute ne La frantumaglia, una sorta di Zibaldone che raccoglie i pensieri, le lettere e le parole che hanno accompagnato il lavoro della scrittrice a partire dal 1992. E proprio da La frantumaglia sono tratte alcune delle letture che percorrono il film diretto da Giacomo Durzi, prodotto da Malìa con Rai Cinema e distribuito da QMI Stardust.
Oltre a quella di Anna Bonaiuto, interprete de La frantumaglia, la voce della scrittrice americana Elizabeth Strout darà forma al 51esimo capitolo della Storia di chi fugge e di chi resta, mentre Michael Reynolds, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Jonathan Franzen, Roberto Faenza e Giulia Zagrebelsky sono solo alcuni dei grandi nomi invitati a parlare della Ferrante.
Amatissima oltreoceano ‒ dopo che il severo critico letterario James Wood recensì L’amica geniale per il New Yorker in termini entusiastici, Elena Ferrante ha scalato anche le vette delle classifiche europee e italiane. Non sono mancate le critiche, spesso molto dure, in merito al suo desiderio di non rivelare la propria identità, ma polemiche e dissensi non hanno minato la sua ascesa al successo. Il documentario in arrivo al cinema è un tentativo di raccontare l’autrice attraverso le sue parole, dando vita sul grande schermo a un immaginario che ha affascinato milioni di lettori. Ammiratori o critici che ora hanno la possibilità di esprimere il loro sentire anche online, utilizzando l’hashtag #FerranteFever.