Storia, dinamiche sociali e mondo naturale sono gli elementi cardine della rassegna allestita presso il Mumok di Vienna. Alcuni grandi nomi della creatività contemporanea dimostrano così come la propria arte sia un inedito strumento per interpretare i grandi cambiamenti della società, nonché l'impronta lasciata dall'Uomo sul mondo.
Fino al 14 gennaio il Mumok di Vienna farà da cornice a una esposizione che indaga il delicato e fitto legame fra Natura e storia, usando l’arte contemporanea come canale interpretativo. Natural Histories. Traces of the Political abbraccia un orizzonte temporale esteso fra gli anni Sessanta e l’epoca presente e analizza la portata sociale e critica del gesto artistico.
La mostra prende il via dalla produzione creativa di stampo concettuale, che getta le basi di un approccio consapevole nei riguardi della società e delle vicende storiche, anche le meno edificanti. Le maniere di ritrarre la Natura sono emblematiche in opere che trattano temi come il genocidio, l’internamento e la resistenza nell’ambito di regimi totalitari e conflitti armati.
La Natura, inoltre, può diventare simbolo dei cambiamenti apportati dal tempo e dalle epoche; artisti del calibro di Mirosław Bałka, Joseph Beuys, Marcel Broodthaers, Mark Dion, Candida Höfer, Mario Merz, Hélio Oiticica, Anri Sala sono solo alcuni interpreti delle tante anime di un dialogo a più voci che affonda le radici nella storia dell’uomo.
[Immagine in apertura: Edwin Lord Weeks, The Last Voyage, 1885]