Sarà girato tra la Puglia e Roma il primo documentario italiano sulla straordinaria figura della cantautrice, grande studiosa della musica popolare e sociale in tutte le sue forme.
Il personaggio di Giovanna Marini – cantautrice e grande studiosa della musica popolare e sociale, in tutte le sue forme – è molto legato a una stagione politica che l’ha vista interprete di molti canti di lotta divenuti celebri.
La si ricorda negli Anni Settanta sui palchi in compagnia di Paolo Pietrangeli a cantare Contessa, è entrato nella memoria collettiva il suo canto per i morti della strage aerea di Ustica, per il feroce assassinio di Pier Paolo Pasolini e per raccontare la storica manifestazione di Reggio Calabria a bordo del treno che, dal Nord, portò migliaia di manifestanti nel profondo Meridione.
E proprio A Sud della Musica – La voce libera di Giovanna Marini s’intitola il documentario sulla sua straordinaria figura che la società di produzioni salentina Meditfilm si appresta a girare – tra Roma e la Puglia, tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018 – con la regìa di Giandomenico Curi e la sceneggiatura dello stesso Curi, di Tommaso Faggiano e Fabrizio Lecce, grazie al sostegno di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso.
Per l’occasione Giovanna Marini tornerà nel Salento per ripercorrere i luoghi visitati negli anni Settanta, in compagnia della sua assistente Sara, dove la cantautrice fu protagonista di una serie di incontri fondanti per la sua carriera musicale.