Un anno chiave sul fronte politico-culturale è al centro della mostra capitolina che accende i riflettori sull’opera di un fotografo e di un artista conosciuti in tutto il mondo.
Prende le mosse dall’arte, dalla politica e dall’ideologia la rassegna 77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren, allestita presso il Museo di Roma in Trastevere fino al 14 gennaio. La mostra ripercorre la storia di un anno cruciale, il 1977 appunto, attraverso gli scatti di Tano D’Amico e le opere di Pablo Echaurren, interpreti di un fermento culturale e creativo che ha segnato le generazioni successive agli anni Settanta.
Gli eventi accaduti in quel fatidico anno sono il cuore pulsante della mostra, organizzata secondo criteri tematici e non cronologici, toccando macro-aree che spaziano dal rapporto tra uomo e donna alla poesia visiva, dall’opposizione politica e sociale alla morte e al sangue, secondo logiche emozionali capaci di suggerire le sfaccettate atmosfere di quell’epoca.
Le circa 200 opere che animano la rassegna sono affiancate dalla pubblicazione del libro Il piombo e le rose – Utopia e creatività del movimento, dalla proiezione di filmati e da una postazione informatica che offre al pubblico la possibilità di consultare la stampa e i quotidiani di allora.
[Immagine in apertura: Tano D’Amico, 1977. Festa della primavera a Montalto di Castro]