Uno dei musei più noti della California ospita un doppio evento espositivo in onore del Rinascimento italiano. Un focus sul paesaggio e la pittura religiosa, declinati attraverso lo stile di un indiscusso Maestro dell’epoca.
Gli appassionati di arte rinascimentale non possono esimersi da un viaggio oltreoceano. Fino al 14 gennaio, il Getty Museum di Los Angeles farà da cornice a un bis di mostre intitolate al Rinascimento italiano, riunendo fra le proprie sale alcuni capolavori grafici e pittorici legati a uno dei periodi più floridi della creatività nostrana.
Inscindibilmente connesse, le due rassegne chiamano in causa il paesaggio come un motivo di forte richiamo devozionale, usato dagli artisti per evocare i temi del sacro e della santità. Sono proprio questi gli aspetti alla base della mostra Sacred Landscapes: Nature in Renaissance Manuscripts, incentrata sulla pittura di paesaggio in un’ottica religiosa.
Giardini, boschi e deserti sono solo alcuni degli scenari naturali che costellano i preziosi manoscritti esposti ‒ molti dei quali custoditi dal museo americano ‒, presentandosi all’osservatore come fondamentali elementi di supporto alla narrazione e alludendo a determinate simbologie della dottrina religiosa cristiana. Emblema della varietà e della ricchezza del Creato, la natura raffigurata dagli artisti costituiva un importante supporto alla pratica devozionale.
La seconda mostra ospitata dal Getty Museum accende i riflettori su uno degli indiscussi talenti del Rinascimento nostrano, protagonista di Giovanni Bellini: Landscapes of Faith in Renaissance Venice. Portano la firma di Bellini i 12 capolavori pittorici e l’opera grafica esposti a Los Angeles e ben esemplificano il legame fra arte religiosa e mondo naturale. Il Cristo benedicente, l’Allegoria sacra (nell’immagine in apertura) e il San Girolamo degli esordi sono solo alcuni esempi della maestria di Bellini nel coniugare i due ambiti, donando al fedele un supporto visivo alla preghiera.