Dal 2014, il gruppo formato da due compositori e quattro scienziati del clima si è esibito in più di una dozzina di concerti nella Baia di San Francisco. Ora il collettivo sta cercando di portare The ClimateMusic Project, il progetto ideato dall’artista Stephan Crawfor, in tutto il mondo.
Una notte del 2013, l’artista visivo californiano Stephan Crawford era seduto nel suo studio a San Francisco, pensando a un modo di esprimere il ciclo del carbonio della Terra attraverso una scultura in movimento. Aveva una bacchetta di metallo in mano e cominciò a picchiettarla contro il suo banco da lavoro.
Ed è allora che ha avuto un’illuminazione. “Quel tocco mi ha fatto pensare a un ritmo“, racconta Crawford in una lunga intervista al sito The Verge. “E da lì è venuta fuori l’idea della musica.”
L’anno dopo, l’artista ha così organizzato un “hack day”, invitando musicisti e scienziati nel suo studio: per otto ore, tutti hanno lavorato insieme per creare musica ispirata al clima. È questa l’origine di The ClimateMusic Project, un progetto musicale nel quale personalità di diverso tipo – che comprendono due compositori e quattro scienziati del clima – sono state invitate a trasformare i dati sul cambiamento climatico e sul riscaldamento globale in una composizione musicale.