Dalla prima uscita, datata 1978, si erano susseguite alcune ristampe. Solo di recente, la casa editrice Taschen ha deciso di dare una nuova impronta al volume "Vins de Gala", nel quale il grande artista surrealista spagnolo veste i panni di "enologo".
Dalì emerge in un’inedita versione “sommelier” in un nuovo libro, edito da Taschen. Vins de Gala proverà a bissare il successo ottenuto da Les Dîners de Gala, volume nel quale il celebre pittore spagnolo guidava i lettori alla scoperta di ben 136 ricette, da lui illustrate, per ripercorrere le leggendarie cene preparate per la moglie.
Sempre a Gala, che fu anche sua musa ispiratrice, si lega questa seconda pubblicazione, nella quale l’asse si sposta dal cibo al vino, sondando i piaceri racchiusi nell’antichissima bevanda.
Tra le pagine di Vins de Gala si alternano testi di Max Gérard e Louis Orizet e circa 140 illustrazioni dello stesso Dalí; a seconda del metodo di produzione, del colore e di altri parametri, le diverse tipologie disponibili sul mercato internazionale sono state suddivise sulla base di quelle che Dalì definì “le sensazioni che suscitano nel nostro io più profondo”.
Così facendo, sono state definite le categorie Vini di generosità, Vini di frivolezza, Vini di sensualità, Vini dell’Impossibile, Vini della Luce e altri ancora. Una sezione del volume, infine, si concentra su Dieci vini del divino, tratteggiando una panoramica delle principali regioni produttrici nel mondo.