Fino al 22 dicembre, a Parigi la Gagosian Gallery accoglie la mostra "Picasso and Maya – Father and Daughter". Curata dalla nipote del grande autore novecentesco, l'esposizione ricostruire il legame tra l'artista e la figlia attraverso dipinti, disegni e documenti privati fin qui inediti.
Non solo dipinti, disegni e sculture che Pablo Picasso realizzò ripetutamente, a cavallo degli anni Trenta e Quaranta, ispirandosi alla figlia Maria de la Concepción – nata nel 1935 dalla relazione extraconiugale con la modella Marie-Thérèse Walter e soprannominata in famiglia Maya – sono stati scelti per ricostruire il rapporto tra i due.
Il loro legame viene infatti sondato in profondità, anche nelle sue declinazioni private e personali, dalla mostra che la Gagosian Gallery di Parigi ha inaugurato nei giorni scorsi, in concomitanza con l’ultima edizione della fiera d’arte FIAC.
Per lungo tempo rimaste esclusivamente visibili a Picasso e alla sua famiglia, le opere esposte provengono dalla collezione privata e offrono una lettura senza filtri del desiderio dell’artista di osservare e fissare indelebilmente la crescita della piccola. Maya può così essere inserita nella cerchia delle figure femminili che hanno guidato lo sguardo e la mano del pittore, scultore e incisore spagnolo, ma con un valore diverso rispetto a quello destinato alle mogli, compagne o amanti.
Per la prima volta, nella cornice della galleria parigina, i visitatori potranno visionare anche una selezione di materiali d’archivio, che comprende foto mai pubblicate prima, film, lettere e poesie. Capace di dare vita a un ritratto intimo del rapporto tra i due, la mostra Picasso and Maya: Father and Daughter è curata dalla storica dell’arte Diana Widmaier Picasso, figlia della stessa Maya.