A vent'anni dalla scomparsa di Giorgio Strehler, il Comune di Milano ne omaggia l'immutata fama con una grande mostra, che delinea un’immagine approfondita del teatro dell'indimenticabile Maestro.
A partire dal weekend in arrivo, Palazzo Reale, a Milano, apre le proprie porte a Strehler fra Goldoni e Mozart. Mostra-Laboratorio, una rassegna espositiva che intende tributare un omaggio all’importante regista teatrale italiano scomparso nel dicembre 1997.
Curata da Lorenzo Arruga, la mostra ricostruisce il profilo e l’opera del cofondatore, con Paolo Grassi e Nina Vinchi, del primo teatro stabile pubblico d’Italia: il Piccolo Teatro di Milano, istituto nel maggio 1947.
“Strehler contribuì in modo determinante, negli anni appena successivi alla fine della Seconda Guerra mondiale, alla rinascita culturale nella nostra città dalle macerie fisiche e morali causate dalla dittatura nazifascista”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, precisando come la Sala delle Cariatidi quale sede per questo appuntamento non sia casuale, poiché “porta ancora visibili le cicatrici delle ferite di quella guerra“.
Concepita nella forma di una mostra-laboratorio, si focalizzerà sul distintivo processo creativo legato a questa eminente figura del teatro italiano ed europeo.
Il percorso si snoda tra bozzetti, figurini, modellini, elementi scenografici – come la famosa statua del Commendatore del Don Giovanni – e costumi, alternando la presenza delle opere con una nutrita documentazione fotografica e video relativi sia spettacoli, sia a occasioni di approfondimento su tecniche e personaggi. L’intera carriera viene ricostruita, a partire dalle prime invenzioni fino alle regie che hanno portato Strehler al successo.
Resa possibile grazie al contributo congiunto di giovani studiosi, operatori del teatro e della comunicazione, fondazioni, Laboratori e gli Archivi del Piccolo Teatro e della Scala, Strehler fra Goldoni e Mozart. Mostra-Laboratorio sarà accompagnata dal contributo dal vivo di ospiti e personalità legati al regista. I loro interventi avranno luogo direttamente nella Sala delle Cariatidi, al cui interno è stata allestita una pedana – quella dell’Arlecchino di Strehler – che sarà usata per questi momenti live.
La mostra si inserisce nel novero delle celebrazioni per il ventennale della scomparsa del Maestro, ma in quanto “esposizione critica” si distingue dal resto degli appuntamenti promossi.
Inoltre avviene in un particolare momento: nel 2017, infatti, si celebrano i 60 anni dalla fondazione del Piccolo Teatro e dall’esordio di Strehler alla Scala, venti dalla morte del musicista Fiorenzo Carpi, dieci dalla morte dello scenografo Luciano Damiani, suoi stretti collaboratori.
[Immagine in apertura: Ferruccio Soleri (1977) in Arlecchino, regia di Giorgio Strehler © Luigi Ciminaghi – Archivio Piccolo Teatro di Milano. Immagine nell’articolo: Foto di scena (2016 – 2017) in Ratto, regia di Giorgio Strehler © Marco Brescia e Rudy Amisano – Teatro alla Scala]