Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al celeberrimo regista e scrittore con due giorni di proiezioni cinematografiche dedicate ai suoi due ultimi film.
Domenica 10 e 17 dicembre il Cinema Massimo di Torino vedrà protagoniste le due ultime pellicole girate da Alejandro Jodorowsky, nell’ambito della rassegna organizzata dal Museo Nazionale del Cinema a 60 anni dall’uscita del primo cortometraggio dell’autore, intitolato La cravate.
Poco o per nulla conosciuti in Italia, i due ultimi film di Jodorowsky affondano le radici nella biografia dell’artista cileno, tradotta in linguaggio cinematografico.
Ne La danza della realtà (da cui è tratta l’immagine in apertura), Jodorowsky, figlio di migranti ebrei ucraini esiliati in Cile, reimmagina la propria infanzia al confine tra realtà e dimensione poetica, conservando memoria di personaggi realmente esistiti.
In Poesia senza fine, invece, l’attenzione è rivolta alla lotta del ventenne Jodorowsky per diventare poeta contro il volere del padre, che desiderava per lui un futuro come medico.
Dotato di un’inesauribile vena creativa, Jodorowsky, oltre a essere scrittore, regista e drammaturgo, è anche promotore della cosiddetta psicomagia, un forma d’arte basata sulla forza di un “atto effimero”, con l’obiettivo di guarire il proprio interlocutore dai problemi che lo affliggono.