Il sogno della classicità di Piranesi rivive a Pesaro

29 Dicembre 2017


Sono circa 70 le opere grafiche del noto incisore, architetto e teorico dell’architettura Giambattista Piranesi al centro della retrospettiva ospitata nelle sale di  Palazzo Mosca-Musei Civici, a Pesaro. Fino all’8 aprile 2018, la mostra riaccende i riflettori sulla straordinaria produzione grafica di questa figura chiave del Settecento italiano, ponendo l’accento sulle tre celebri serie di incisioni dedicate alle carceri, alle vedute e alle antichità di Roma.
Quando mi accorsi che a Roma la maggior parte dei monumenti antichi giacevano abbandonati nei campi o nei giardini, oppure servivano da cava per nuove costruzioni, decisi di preservarne il ricordo con le mie incisioni. Ho dunque cercato di mettervi la più grande esattezza possibile”, affermò Piranesi, commentando la sua scelta di dedicare un’intera serie dei suoi lavori a documentare le condizioni in cui versava l’attuale Capitale d’Italia alla sua epoca.

Oltre a celebrare il genio di Piranesi, l’esposizione intende sollecitare i visitatori ad approfondire l’identità del Palazzo pesarese, dimora della nobile famiglia Mosca, che nel corso della sua storia ospitò anche Napoleone Bonaparte. Non a caso, proprio un busto che ritrae quest’ultimo apre il percorso di visita, ponendo l’accento sulla centralità del neoclassicismo nella sua visione politica.
Sala dopo sala, inoltre, le straordinarie incisioni di Piranesi sono poste in dialogo con sculture, ceramiche, modelli architettonici, arredi e il resto del patrimonio del museo civico, il cui nucleo principale è costituito dal lascito ottocentesco della marchesa Vittoria Mosca. In particolare, tra le opere provenienti dalla collezione del casato sono presenti due preziosi stipi – decorati da 12 tempere su pergamena, riproducono sui propri pannelli proprie vedute di Roma con chiese e antichità, secondo lo stile che si diffuse dal Seicento – e un servizio di porcellana francese di manifattura Darte Frères, donato da Napoleone alla famiglia Mosca.

Con un balzo temporale fino ai giorni nostri, il percorso espositivo di Giambattista Piranesi Il sogno della classicità include anche un video con rielaborazioni tridimensionali delle “Carceri” piranesiane realizzate, tramite procedimento stereolitografico, da Gregoire Dupont dell’Atelier Factum Arte di Madrid; si tratta di un’opera concessa in prestito dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia.