Per la prima volta un'importante collezione privata di opere dell'artista francese viene presentata in Europa. Succede negli spazi della Fondation Pierre Gianadda di Martigny, fino al 3 giugno 2018.
Prosegue “l’anno d’oro” degli appassionati di Henri Toulouse-Lautrec che, in questi mesi, hanno a disposizione un’interessante gamma di mostre tra cui scegliere per approfondire la conoscenza del celebre artista francese. In contemporanea con Toulouse-Lautrec Il mondo fuggevole, visitabile a Palazzo Reale di Milano fino al 18 febbraio 2018, e con l’inedita rassegna Picasso/Lautrec, promossa in occasione delle celebrazioni per i 25 anni del Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, a Madrid, la Fondation Pierre Gianadda di Martigny apre le porte a Toulouse-Lautrec à la Belle Époque.
Fino al 3 giugno 2018, nella città del Canton Vallese, in Svizzera, i visitatori potranno apprezzare le opere appartenenti a un’importante collezione privata, per la prima volta presentata in Europa.
Il percorso espositivo raccoglie oltre 100 manifesti e stampe realizzate dall’artista nel corso della sua breve ma intensa parabola professionale, prematuramente interrotta qualche mese prima del compimento dei 37 anni, nel 1901.
Le atmosfere ricreate dall’esposizione promettono ai visitatori un’immersione nelle atmosfere della Parigi fin de siècle, dove il giovane artista, destinato a contribuire profondamente al rinnovamento della grafica, trovò continue ispirazioni. A emergere dalle sue opere, indissolubilmente legate al cosiddetto “periodo d’oro” di Montmartre, sono l’animata vita notturna del quartiere parigino, tra cabaret riservati dove ritrovarsi per ascoltare canzoni impertinenti, caffè che entreranno nella storia come Le Chat noir, caffè-concerto e teatri.
Un universo identificato anche dalle personalità che lo popolarono: nei grandi manifesti a colori di Lautrec, a restituire il gusto di un’epoca e ad aprire uno spaccato nella vita della capitale parigina incidono anche intriganti figure femminili, colleghi, amici e gente comune.
Accompagnata da un catalogo con saggi di Gilles Genty, storico dell’arte specialista del periodo, e di Daniel Marchesseau, curatore della mostra, e con una ricca iconografia, la mostra propone anche una selezione di dipinti e di fogli originali di contemporanei e amici dell’artista, pazientemente ricercati dal collezionista.
Tra questi, si segnalano la serie completa dei Saltimbanques di Pablo Picasso, la tela L’Intérieur de chez Bruant. Le Mirliton di Louis Anquetin, opere di Pierre Bonnard, Théophile Alexandre Steinlen, Félix Vallotton e Jacques Villon.