Gli spazi en plein air del cortile e le sale museali di Palazzo Altemps, dal 1997 sede del Museo Nazionale Romano, accolgono un inedito dialogo tra le creazioni senza tempo di Fornasetti e le opere della collezione permanente, composta di antichi capolavori scultorei e decorazioni rinascimentali.
Primo fine settimana di apertura, nella Capitale, per la mostra Citazioni pratiche. Fornasetti a Palazzo Altemps, appuntamento espositivo con cui l’istituzione capitolina celebra il traguardo dei 20 anni dell’apertura. La prestigiosa dimora romana, nata come casa aristocratica, abitazione negli anni delle famiglie Riario, Medici, Orsini, Altemps e Hardouin e, dal 1997, sede del Museo Nazionale Romano, è la cornice ideale per un confronto d’eccezione tra la collezione permanente e l’eclettico universo firmato Fornasetti.
Interamente dedicato alla storia del collezionismo antiquario, il Museo capitolino accoglie infatti nei suoi spazi interni ed esterni – cortile, stanze affrescate, teatro – 27 “incursioni artistiche” realizzate da oltre 800 pezzi di Fornasetti, posti in relazione con i capolavori ospitati in forma permanente. Dal dialogo con il luogo, già di per sé contraddistinto da una duplice anima, sorge uno “scambio a tratti spiazzante e irriverente, colto e sapiente“, nel quale i temi del classico, delle rovine e delle antichità risultano declinati tanto dalla collezione di arte antica del Museo quanto dai lavori frutto della fervida immaginazione di Fornasetti.
“Il percorso di questa esposizione è pensato per essere un’esperienza dal carattere contemplativo – ha anticipato Barnaba Fornasetti, in una recente intervista alla testata Artribune. – È un invito a una divagazione senza schemi, a una riflessione personale e a una lettura affidata al visitatore e alla sua immaginazione.”
Citazioni pratiche, inoltre, mette in evidenza l’ampiezza del legame tra Piero Fornasetti e l’Italia: oltre la dimensione strettamente milanese, in questa occasione si possono cogliere riferimenti “alla civiltà italiana, che ha la sua massima espressione estetico-urbana in Roma“, ha aggiunto ancora il figlio dell’artista, designer e creativo scomparso nel 1988.
I visitatori, ad esempio, potranno ammirare il gruppo scultoreo del Galata Suicida immerso in un set scenografico fondato da un fondale alto sei metri raffigurante l’opera Follia Pratica. O, ancora, potranno scoprire una colonia di gatti in ceramica tra resti di antiche mura.
In mostra anche disegni, mobili, accessori che ripercorrono la produzione dell’Atelier Fornasetti, dagli anni Trenta a oggi. Si tratta di opere che testimoniano la volontà dello stesso Piero, fondatore dell’azienda, di generare “un invito alla fantasia, a pensare” attraverso il suo vasto repertorio di opere. “Per Fornasetti la decorazione è sempre stata cibo per l’anima, uno stimolo all’immaginazione e al pensiero“, ha precisato Barnaba Fornasetti, che ha preso in mano le redini dell’attività abbracciandone mission e visione.
[Immagine in apertura: Fornasetti, Paravento Angolo antico con Eva, Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps, Roma, 2017]