Le sale della più antica accademia d’arte del mondo occidentale, a Firenze, ospitano una mostra che raccoglie una selezione di lavori dell'artista pistoiese, noto a livello internazionale per la capacità di far emergere l'umanità e la forza delle sculture michelangiolesche nelle sue fotografie.
Non è un luogo qualsiasi, quello che fa da cornice alla personale Aurelio Amendola – Michelangelo. Affreschi digitali & dintorni, aperta lo scorso 14 dicembre nel centro storico di Firenze. Sono infatti le sale dell’Accademia delle Arti del Disegno ad ospitare le opere fotografiche dell’artista pistoiese, noto su scala internazionale per i suoi ritratti dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento: da Giorgio de Chirico a Roy Lichtenstein, da Mario Schifano a Andy Warhol, da Alberto Burri fino a Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Jannis Kounellis, Marino Marini, Pomodoro.
Un posto d’onore nella sua produzione è occupato dalle sessioni di indagine fotografica condotte sulle sculture del Maestro dell’arte italiana, lavori sui quali si concentra questo nuovo appuntamento espositivo. A Michelangelo, artista storicamente legato proprio all’Accademia delle Arti del Disegno, Aurelio Amendola ha infatti dedicato notevole attenzione, imponendosi nel mondo come uno dei più riconosciuti fotografi dei suoi capolavori.
Visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2018, Aurelio Amendola – Michelangelo. Affreschi digitali & dintorni raccoglie una selezione di scatti originali di Amendola. Illuminando le opere di Michelangelo attraverso prospettive inattese, l’artista toscano è riuscito a esaltare forme e dettagli: rigorosamente in bianco e nero, le sue fotografie sono il risultato di un accurato studio e consentono alla “forte umanità e al vitalismo dei soggetti ritratti” di emergere ed esprimersi.
In mostra anche 15 lavori eseguiti con la tecnica dell’affresco digitale; si tratta di opere fotografiche incentrate sui capolavori di Michelangelo e riprodotte attraverso con l’affresco digitale su particolari superfici in cemento, oro, ossido di rame e ferro, fibre e trasparenze; successivamente vengono ritoccate a mano.
Quella fiorentina è la più antica accademia d’arte del mondo occidentale: fu fondata da Giorgio Vasari e Cosimo I de’ Medici nel 1563 ed elesse Michelangelo “Guida, Padre e Maestro”, nonché primo Accademico. A presiederla, oggi, è Cristina Acidini che in merito alla mostra ha sottolineato quanto la stessa si presenti “come innovativa entro la tradizione: muovendo dalle opere di due grandi accademici, le statue di Michelangelo e le foto di Amendola, i nuovi media ne consentono riletture e reinterpretazioni d’artista”.